Oltre 2mila turisti isolati
Italiani bloccati da frana a Saas Fee, evacuati in elicottero: “Abbandonati, abbiamo dovuto pagare 500€ a persona”
Cronaca - di Piero de Cindio
Una frana di un costone di montagna, dovuta al forte maltempo, e l’esondazione di alcuni fiumi, hanno causato lo scorso 5 settembre l’interruzione della strada che collega Saas Fee con Stalden, in Svizzera. Il comune che si trova a 1.600 metri nel cantone Vallese, noto per avere uno dei ghiacciai in cui si scia tutto l’anno, è rimasto isolato e oltre 2 mila turisti non hanno potuto lasciare la località. Le autorità hanno così organizzato un vero e proprio servizio di evacuazione effettuato con elicotteri di una società privata, l’Air Zermatt. La strada, infatti, non verrà riaperta prima di qualche giorno, quindi non c’era altro modo di andare via dalla località sciistica. Gli elicotteri hanno operato incessantemente per trasportare i turisti a valle, con non pochi disagi per le persone oltre che un costo di 140 franchi svizzeri a persona solo per arrivare a Stalden, cittadina in fondovalle.
I TURISTI ITALIANI: “ABBANDONATI”
Un gruppo di turisti italiani appartenente ad uno Sciclub che si trovava a Saas Fee per allenarsi sul ghiacciaio, è stato tra gli oltre 2mila bloccati. Gli atleti infatti sarebbero dovuti rientrare domenica in Italia, ma la strada era impraticabile. Uno dei responsabili si è sfogato con L’Unità, ma ha parlato anche di un possibile rimborso di alcuni dei costi: “Ci siamo sentiti abbandonati, senza spiegazioni. C’era un servizio di elicotteri privato e basta. Una volta in Italia abbiamo scoperto che in Svizzera dal pronto soccorso in poi è tutto privato e quindi si paga, poi i Cantoni o i comuni rimborsano. Ma a noi nessuno l’ha detto, non vogliamo pensare che fosse per non rimborsarci ma semplicemente una dimenticanza. Ora abbiamo scoperto questa cosa dei rimborsi e abbiamo attivato delle procedure per richiederlo e speriamo che ce lo possano riconoscere anche perché i rientri ci sono costati quasi 500€ a persona. Questo perché le nostre vetture sono rimaste a monte dell’interruzione della statale, quindi abbiamo dovuto prendere anche degli autisti privati che ci hanno accompagnati da Stalden a Milano. Oltre al minibus anche tutte le attrezzature sono rimaste lì, quindi dovremmo sostenere ulteriori costi per andare a recuperare il tutto“.