Il discorso del Pontefice

Papa Francesco contro governo ed Europa sui migranti, qualcuno lo ascolterà?

Sbandierano il rosario ai comizi, ma non sarebbe meglio buttare un occhio alla Bibbia? Perché quello che conta è vivere da cristiani, non sbandierare di esserlo e poi fare il contrario di quello che dice il Vangelo.

Cronaca - di Luca Casarini

29 Agosto 2024 alle 13:00

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Papa Francesco contro governo ed Europa sui migranti, qualcuno lo ascolterà?

Ringrazio papa Francesco, che con il discorso “Mare e deserto” ci spinge a non avere paura. Si rivolge in particolare ai cristiani, questo discorso lo ha pronunciato nello spazio riservato di solito alla catechesi del mercoledì, e dice chiaramente le cose come stanno, senza mediazioni. Dall’inizio dell’anno ci sono più di mille morti affogati nel Mediterraneo, eppure alcuni che si dicono cristiani e stanno al governo, gioiscono per il “calo degli sbarchi”.

Moltissimi di questi morti erano evitabili, eppure qualcuno che sbandiera il Rosario ai comizi, rivendica di aver “fermato l’invasione”. Il papa parla anche della pratica disumana della deportazione nel deserto, inaugurata con il patto Italia – Tunisia e messa in atto abbandonando oltre 1.200 persone al confine tra Tunisia e Libia, e Tunisia e Algeria. Ci sono molti bambini abbandonati a morire, eppure qualcuno che si dice “madre e cristiana”, rivendica gli accordi per fermare gli esseri umani con paesi che non rispettano i diritti umani. Respingere, dice il papa, è un peccato grave.

Dall’inizio dell’anno, come ci ricorda l’Oim, sono 14mila le persone catturate in mare e deportate in Libia dalle milizie sia di Tripoli che di Haftar. Finiscono in stato di detenzione nei lager, eppure le autorità italiane ed europee collaborano con queste bande di criminali, veri padroni del traffico di esseri umani. Il papa ci invita a non avere paura ad opporci a questo scempio, a questa ingiustizia. A non avere paura, come cristiani, ad organizzarci contro la logica dell’indifferenza. Questo non è l’unico mondo possibile. Esiste la fraternità, in mare e in terra, ed esiste la potenza dell’amore e non solo il potere dell’odio. Grazie papa Francesco, noi andremo avanti con chi è cristiano e chi non lo è. Perché quello che conta è vivere da cristiani, non sbandierare di esserlo e poi fare il contrario di quello che dice il Vangelo. Gesù è stato messo in croce, noi non lo dimentichiamo.

29 Agosto 2024

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