Lettera all'Europa

Lo stato di diritto in Italia traballa, sarebbe utile che l’Europa intervenisse

Dall’ergastolo ostativo alle intercettazioni pervasive, dal fantomatico concorso esterno al predominio dei pm sulla politica: ecco che cosa non va

Editoriali - di Piero Sansonetti

26 Luglio 2024 alle 17:30

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Lo stato di diritto in Italia traballa, sarebbe utile che l’Europa intervenisse

Cara Europa, volevo darti alcune informazioni, che probabilmente ti mancano, sullo stato di diritto in Italia. Hai perfettamente ragione a sostenere che in Italia lo Stato di diritto traballa. Probabilmente per ragioni del tutto opposte a quelle che ti hanno suggerito.

1) In Italia esiste il carcere duro, I prigionieri sono isolati, non possono vedere liberamente la Tv, subiscono la censura su libri e giornali, non possono vedere i propri figli, anche bambini, se non molto raramente e attraverso un vetro. Non possono godere di nessuno dei vantaggi previsti dalla legge per i detenuti. A molti è stato proibito anche di assistere ai funerali dei genitori. Il carcere duro si chiama 41 bis e con il 41 bis l’Italia viola tutte le convenzioni internazionali. Sarebbe utile se tu intervenissi.

2) In Italia esistono delle prigioni, tremende, nelle quali vengono stipati i migranti e tenuti per mesi e mesi. Senza aver subito nessuna condanna e neppure aver ricevuto un avviso di garanzia. Senza aver commesso nessun reato. In violazione della Costituzione, del codice penale e di tutte le convenzioni internazionali. Sarebbe utile se tu intervenissi.

3) Le carceri italiane sono sovraffollate fino al 220 per cento. Si vive in cella in condizioni impossibili. Dall’inizio dell’anno ci sono stati quasi 60 suicidi. In violazione della Costituzione e di tutte le convenzioni internazionali. Sarebbe utile se tu intervenissi.

4) Un terzo dei detenuti, in Italia, non ha subito una condanna. Viene tenuto in prigione perché confessi e accusi altri. In questo modo si violano tutte le convenzioni internazionali. Sarebbe utile se tu intervenissi.

5) In Italia esiste l’ergastolo e l’ergastolo ostativo. In violazione della nostra Costituzione. Sarebbe utile se tu intervenissi.

6) In Italia l’accusa (il Pm) e il giudice sono colleghi, i loro uffici sono uno a fianco all’altro ed è permesso lo scambio dei ruoli. In violazione dell’articolo 111 della nostra costituzione. Sarebbe utile se tu intervenissi.

7) In Italia non c’è un grande rischio di intromissione della politica nella giustizia, come tu hai paventato. La giustizia ha potere assoluto sulla politica. In questo momento due politici di livello nazionale, Giovanni Toti e il senatore D’Alì sono in stato di detenzione. Abbiamo avuto in stato di detenzione moltissimi presidenti di Regione (Lombardia, Abruzzo, Calabria, Sicilia, Basilicata, Veneto…), persino un presidente del Consiglio (e un altro costretto all’esilio) e diversi deputati e senatori. Due esponenti dell’attuale governo sono sottoprocesso. Non credo che esistano situazioni simili nel resto del Continente.

8) In Italia non è proibito ai giornalisti di sputtanare politici e semplici cittadini. Le intercettazioni ordinate dai magistrati vengono quasi sempre messe a disposizione della stampa, che le utilizza senza problemi anche per spiattellare vicende private e per raccontare di persone non inquisite. E nessuno viene perseguito per questi comportamenti. È una particolarità tutta italiana.

9) Non ti devi preoccupare per la limitazione delle intercettazioni. Non c’è questa limitazione. L’Italia è il paese europeo che realizza il numero maggiore di intercettazioni. Anche dieci o venti volte superiore a quello di altri paesi europei (100 volte superiore a quelle ammesse in un paese europeo, non dell’Unione ma abbastanza moderno, come la Gran Bretagna).

10) Infine c’è un problema serio, sul quale dovresti porre attenzione. Alcune persone sono state condannate, in Italia, e hanno scontato molti anni di prigionia per un reato che si chiama “concorso esterno in associazione mafiosa”. Questo reato non esiste nel codice di nessun paese al mondo, e nemmeno nel codice penale italiano. È un’usanza. Viene adoperato quando non si trovano altri reati e però si pensa che sia necessaria una condanna.

Cara Europa. Mi fermo qui. Ti prego, vedi se trovi qualcosa di sbagliato in quello che ho scritto, e se non lo trovi intervieni subito.

26 Luglio 2024

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