La serie della regista

Libere e disobbedienti, le donne de L’Arte della Gioia di Valeria Golino

A Cannes 77 Valeria Golino presenta la serie da lei diretta, liberamente adattata dall’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza, rifiutato per tanto tempo dalle case editrici italiane fino a raggiungere il successo all’estero.

Cinema - di Chiara Nicoletti - 24 Maggio 2024

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Libere e disobbedienti, le donne de L’Arte della Gioia di Valeria Golino

“L’Arte della Gioia è un inno alla libertà, all’autocoscienza e all’autodeterminazione, ma anche al dissenso e alla disobbedienza. Personalmente non credo ci sia messaggio più forte e contemporaneo per il pubblico di oggi”.

A Cannes 77 presenta così la serie da lei diretta Valeria Golino, liberamente adattata dall’omonimo romanzo postumo di Goliarda Sapienza (edito da Einaudi), rifiutato per tanto tempo dalle case editrici italiane fino a raggiungere il successo all’estero.

Prodotta da Sky Studios e da Viola Prestieri per HT Film, la serie Sky Original, realizzata a 100 anni dalla nascita della scrittrice siciliana, racconta la storia di una ragazzina della Sicilia di inizio 900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore di quella che ha sempre avuto.

Prima di approdare su Sky, in Italia la vedremo distribuita in due parti, il 30 maggio e il 13 giugno. Nel validissimo cast della serie scopriamo Tecla Insolia nel ruolo della spregiudicata, sensuale e coraggiosa Modesta e Jasmine Trinca in quelli di Leonora, madre superiora del convento in cui Modesta verrà accolta ancora bambina, entrambe a Cannes.

“Ho avuto un rapporto con questo libro diverso ogni volta che l’ho ripreso in mano – confessa la regista. La prima volta mi ha turbato per la sua scabrosità, l’eros morboso, mi è piaciuto ma lo sentivo quasi come una cosa aliena da me. Tutti erano interessati ad acquisire i diritti del libro e credo che Angelo Pellegrino, vedovo di Goliarda, li abbia dati a Viola Prestieri, a noi, perché sapeva che avevo lavorato con Goliarda sul film di Citto Maselli, Storia d’amore, era stata la mia coach. Per lui penso sia stata una scelta sentimentale”.

Perché portare sullo schermo questa storia? “Modesta è oltre l’archetipo, un unicum nella letteratura italiana, più avanti anche di noi – risponde Golino – mi piaceva molto poter raccontare questo femminile con tutti i grandi difetti che di solito attribuiamo agli uomini. I grandi antieroi sono sempre uomini ed hanno dei difetti che ti ricordi che ti rimangono impressi, solo che lei è donna e di questa roba qui non se ne parla”.

24 Maggio 2024

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