I rastrellamenti

Chi sono le persone rapite da Hamas in Israele, centinaia di civili inermi usati come ostaggi

Quei cadaveri lasciati per strada, le testimonianze video dei rapimenti e delle vessazioni perpetratei dai terroristi contro i cittadini israeliani. Sono la dimostrazione di cosa sia Hamas. Sono il messaggio che i criminali hanno voluto dare al mondo riguardo la loro brutalità e capacità. Tra le persone rapite anche americani e tedeschi

Esteri - di Redazione Web

9 Ottobre 2023 alle 09:34 - Ultimo agg. 9 Ottobre 2023 alle 10:00

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Chi sono le persone rapite da Hamas in Israele

Nel corso degli attacchi contro diversi insediamenti israeliani in prossimità della Striscia di Gaza, Hamas e la Jihad islamica hanno catturato inoltre almeno 130 ostaggi tra civili e personale militare israeliano. Il ministro degli Affari strategici di Israele, Ron Dermer, ha dichiarato alla “Cnn” che tra gli ostaggi ci sono anche cittadini statunitensi. Sale a 700 il numero dei morti – tra cui almeno 70 militari – in Israele a causa dell’infiltrazione di diversi commando del movimento palestinese Hamas nel Paese all’alba di sabato 7 ottobre. Lo riferisce l’emittente israeliana “Channel“, secondo cui i feriti sono 2.150, di cui 300 in condizioni critiche. L’ufficio stampa del governo di Israele ha confermato che almeno 100 israeliani sono attualmente tenuti prigionieri a Gaza, ma i media indicano che sarebbero almeno 170. Tra questi vi sarebbero militari e civili, tra cui anche persone con cittadinanza statunitense, tedesca e francese, secondo i media.

Chi sono le persone rapite da Hamas in Israele

Diversi cittadini statunitensi hanno perso la vita negli attacchi a sorpresa sferrati dal gruppo palestinese Hamas contro il territorio israeliano lo scorso fine settimana, e altri risultano attualmente dispersi. Lo ha confermato ieri il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Un portavoce dell’agenzia ha dichiarato durante una conferenza stampa che al momento Washington è in grado di confermare la morte di “diversicittadini statunitensi, senza fornire però un bilancio più preciso. Il governo statunitense sta monitorando attentamente la situazione e “resta in contatto” con le autorità israeliane e locali, ha aggiunto il portavoce. Il segretario di Stato Antony Blinken aveva già riferito ai microfoni dell’emittente televisiva “Cnn” che il dipartimento di Stato ha ricevuto rapporti secondo cui “diversi americani” hanno perso la vita negli attacchi a sorpresa di Hamas, e sta “lavorando senza sosta” per verificare le informazioni.

Incursioni in Israele

Un certo numero di combattenti del movimento palestinesi Hamas si trova ancora in territorio israeliano, ha dichiarato il portavoce delle forze di difesa israeliane (Idf), contrammiraglio Daniel Hagari, durante una conferenza stampa. Secondo i media, sono tuttora in corso scontri tra i militari e i miliziani armati in quattro kibbutz a ridosso di Gaza. “Alcuni infiltrati hanno tentato di ritornare a Gaza ma sono stati intercettati e uccisi al confine. Sono state arrestate decine di persone“, ha detto Hagari. l gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato lo ‘stato di guerra‘ e, quindi, l’avvio di importanti operazioni militari. Lo riferisce una nota dell’esecutivo di Gerusalemme, secondo cui la proclamazione dello stato di guerra è conforme all’articolo 40 della Legge fondamentale dello Stato d’Israele.

Stato di guerra

La guerra imposta allo Stato di Israele attraverso un attentato terroristico omicida proveniente dalla Striscia di Gaza, è iniziata il 7 ottobre 2023 alle 06:00“, si legge nella nota. Questa decisione consentirà al premier Benjamin Netanyahu di autorizzare importanti operazioni militari nella Striscia di Gaza. La dichiarazione sarà sottoposta domani, 9 ottobre, all’approvazione della commissione Affari esteri e difesa della Knesset, il parlamento israeliano, e successivamente il primo ministro sarà tenuto ad annunciare la decisione davanti alla plenaria della Knesset. Domani la commissione approverà anche retroattivamente la decisione del governo di richiamare i riservisti e dichiarare lo stato di emergenza.

Hezbollah e la ‘diplomazia degli ostaggi’

Tensioni anche nel nord di Israele, dove il movimento sciita libanese Hezbollah ha lanciato dei razzi e l’esercito israeliano ha usato l’artiglieria. Mentre si susseguono i contatti della diplomazia internazionale, sono circolate voci su una mediazione egiziana per il rilascio dei prigionieri che necessitano di cure mediche. Il governo di Israelenon è a conoscenza di alcuna conversazione” su una presunta mediazione dell’Egitto con il movimento palestinese Hamase non sta conducendo alcun negoziato” ha dichiarato un funzionario israeliano al quotidiano Times of Israel, in seguito alle indiscrezioni su una presunta mediazione del Cairo per il rilascio degli ostaggi trattenuti a Gaza. Un altro funzionario ha detto al Times of Israel che “in questo momento stiamo combattendo i terroristi sul territorio israeliano. Al momento non siamo coinvolti in nessuna trattativa sugli ostaggi“.

Gli Usa

La Casa Bianca ha fatto sapere che il presidente Joe Biden ha ordinato “un sostegno supplementare” a Israele i cui dettagli dovrebbero essere resi noti nelle prossime ore. In giornata anche il segretario di Stato Antony Blinken aveva preannunciato una rapida risposta alle richieste pervenute dallo Stato ebraico. Biden, che nel fine settimana ha avuto due colloqui telefonici con il primo ministro Benjamin Netanyahu, ha ribadito che gli Stati Uniti aiuteranno Israele a difendersi “con ogni mezzo appropriato“. Inoltre, secondo l’emittente NBC News, gli Stati Uniti hanno mobilitato aerei e navi militari a sostegno d’Israele dopo i sanguinosi attacchi.

Nel corso del colloquio con il presidente dell’Iran, Ebrahim Raisi, il capo dell’ufficio politico del movimento palestinese Hamas, Ismail Haniyeh, ha detto che l’operazione militare si estenderà da Gaza ad altri teatri. Lo riferisce un comunicato stampa di Hamas. Haniyeh ha ringraziato Raisi per il sostegno dell’Iran. Da parte sua, prosegue il comunicato, Raisi ha assicurato ad Haniyeh del continuo sostegno dell’Iran alle operazioni delle fazioni palestinesi intorno a Gaza.

I rapimenti e gli omicidi

Spari contro i civili incontrati per strada durante le incursioni in Israele. Uomini, donne, bambini e anziani, picchiati, uccisi e se vivi legati, rapiti e portati via. I video che stanno circolando dallo scorso sabato in rete sono diventati virali. Filmati che hanno dimostrato l’orrore del quale Hamas è capace. La strada che conduce ad Ashkelon è stata trasformata in un luogo di sangue e morte. Centinaia di persone in fuga da una festa all’aperto vicino al Kibbutz Urim. Giovani che cercavano di scappare dalla furia e dalle pallottole dei macellai di Hamas: ancora non si contano le persone che hanno perso la vita. “La morte è arrivata”, urlavano i miliziani di Hamas.

Un messaggio chiarissimo. Tra gli ostaggi ci sono Yaffa, Doron, Raz e Aviv: rispettivamente una nonna di 85 anni e una donna con le sue due figlie piccole. “Questa è mia nonna, è stata catturata e portata a Gaza. Il suo nome è Yaffa Adar e ha 85 anni! Apparentemente è stata gettata da qualche parte, soffre di forti dolori, senza farmaci, senza cibo e senza acqua, morendo di paura, da sola“, ha scritto il nipote della donna. Ha invece raccontato su Facebook il cognato di Doron: “Hamas tiene mia cognata Doron e le mie due nipotine…Raz e Aviv. Hanno 4 anni e mezzo e 2 anni e mezzo. Possa il mondo intero vedere questi volti e riportarceli a casa“.

La strategia e le storie

Hamas, come da tradizione fondamentalista e radicale, userà gli ostaggi civili per negoziare con Israele. Secondo quanto riportato dagli organi di stampa del commando terrorista, sarebbe stato dato l’ordine di non fare loro del male e di non toccare donne e bambini. La maggior parte delle persone rapite sarebbero tenute prigioniere e detenute a Gaza. Emblematica la tragica storia di Shani Louk. La giovane, 22 anni e tattoo artist di origini tedesche, stava partecipando al festival musicale organizzato nel Kibbutz Reim. I genitori l’hanno riconosciuta in uno dei tanti video pubblicati sui social. Il suo corpo era stato ripreso a bordo di un pick-up, seminudo e con le gambe spezzate, il viso sfigurato e segnato dal sangue, esposto agli sputi mentre si alzavano al cielo le urla di “Allah è grande” da parte di miliziani e ‘“semplici’ palestinesi.

9 Ottobre 2023

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