Il mondo trema
Cosa sta succedendo in Israele: una guerra che può far esplodere la polveriera mediorientale
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Non è un “Alluvione” di fuoco. È una tempesta perfetta. Una tempesta di sangue. Una guerra che può far esplodere la polveriera mediorientale. Per questo il mondo trema. Perché quello che può accadere in queste ore, in questi giorni, in Israele, a Gaza, può avere un devastante effetto domino sulla geopolitica e la sicurezza mondiali.
“Cittadini di Israele siamo in guerra e non è solo un’operazione, è proprio una guerra”. Così il premier Benjamin Netanyahu. Israele si è prefissato tre obiettivi, ha spiegato Netanyahu aprendo una seduta straordinaria del Consiglio dei ministri: “Riprendere il controllo nelle zone in cui si sono infiltrate le forze nemiche, far pagare al nemico un prezzo enorme, anche a Gaza, e rafforzare gli altri fronti perché nessuno compia l’errore di associarsi a questa guerra”. Poi ha chiesto di “mantenere il sangue freddo” e ha fatto appello ai cittadini “affinché si uniscano per raggiungere il nostro obiettivo finale: una vittoria nella guerra”.
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Cronaca di guerra. Oltre 150 i morti in Israele, 200 morti a Gaza dopo il raid di reazione israeliano, 50 israeliani presi prigionieri da Hamas, più di mille feriti: questo il bilancio provvisorio degli attacchi condotti ieri da Hamas, secondo il Magen David Adom, equivalente locale della Croce Rossa. ‘’Un certo numero di terroristi sono penetrati in territorio israeliano da Gaza. Gli abitanti della zona devono restare nelle loro abitazioni’’: lo ha reso noto il portavoce militare israeliano. Sul web si sono intanto diffuse immagini – la cui autenticità non è stata ancora confermata – che mostrano miliziani palestinesi in volo da Gaza verso Israele con deltaplani. L’esercito israeliano ha richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti, secondo quanto ha appreso la televisione pubblica Kan. Si tratta, secondo la emittente, dell’inizio della “Operazione Spade di ferro”. L’esercito ha confermato il lancio di almeno 2200 razzi da Gaza. Decine di aerei israeliani hanno sferrato ripetuti attacchi nella Striscia, nei quali “sono stati colpiti 17 compound militari e 4 centri di comando operativi appartenenti all’organizzazione terroristica Hamas”.
Il capo dell’ala militare di Hamas a Gaza, Mohammad Deif – punto di riferimento dell’Iran e degli Hezbollah libanesi nella Striscia – ha quindi annunciato l’inizio della operazione “Alluvione al-Aqsa”, con lanci di razzi e l’ingresso di miliziani armati dalla Striscia verso Israele. Ha precisato che l’operazione rappresenta una reazione “alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e al costante rifiuto da parte di Israele di “liberare i nostri prigionieri”. Ha aggiunto che i miliziani hanno avuto ordine di “non uccidere donne e bambini” e ha fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi alla lotta armata. “Il nemico è più debole di quanto non si pensi”, ha dichiarato. E ancora: “Questo è il giorno della grande rivoluzione”. Il testo è stato diffuso sul web da Hamas che, come in passato, ha mostrato solo un profilo oscurato del volto di Deif, il “fantasma di Gaza”.
Hamas ha pubblicato foto che mostrano miliziani armati catturare soldati israeliani nel corso di un attacco a una base militare sul confine con la Striscia di Gaza. Il vice capo di Hamas, Saleh al-Arouri, ha detto ad Al Jazeera che il gruppo ha catturato “un gran numero” di israeliani, tra cui “alti ufficiali”. Secondo al-Arouri, Hamas ha abbastanza prigionieri israeliani da permettere a Israele di liberare tutti i prigionieri palestinesi nelle sue carceri. “Siamo riusciti a uccidere e catturare molti soldati israeliani. I combattimenti sono ancora in corso. E ai nostri prigionieri dico che la vostra libertà incombe. Ciò che abbiamo in mano vi libererà. Più a lungo continuano i combattimenti, maggiore sarà il numero dei prigionieri”, ha detto il responsabile di Hamas.
L’esercito israeliano ha confermato ufficialmente che a Gaza ci sono ostaggi e prigionieri israeliani. Lo ha appreso l’emittente Canale 13. Si tratta di un numero, per ora non precisato, di civili e di soldati. Altri israeliani sono tenuti in ostaggio dai ‘commando’ di Hamas in due località di Israele vicine alla Striscia. A sostegno di Hamas si schiera l’Iran… Il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, Rahim Safavi, si congratula “con i combattenti palestinesi” per gli attacchi di Hamas su Israele. “Saremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme”. Queste le sue parole secondo quanto riportato dall’’agenzia semi-ufficiale iraniana Isna.
In seguito all’inizio delle ostilità i supermercati di Gaza sono stati presi d’assalto dalla popolazione che teme che dovrà adesso affrontare un conflitto prolungato con Israele. Gli scaffali dei prodotti alimentari – riferiscono fonti locali – si sono presto svuotati. Lunghe file sono segnalate anche dai fornai. Nelle stazioni di benzina automobilisti cercano di aggiudicarsi le ultime scorte di combustibile disponibili, in un’atmosfera di forte tensione. Razzi, bombe, sirene d’allarme, popolazione nei rifugi sotterranei, distruzione, paura. Morte. Negli ospedali di Gaza, da ieri mattina, si contano 198 vittime e 1610 feriti. Lo riferisce il Ministero della Sanità palestinese, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un bilancio destinato a crescere. La guerra è iniziata. Il mondo trema.