Trump a capo del "Board of Peace"

Gaza, la bozza all’Onu degli Stati Uniti per il futuro della Striscia: forze internazionali da gennaio e per almeno due anni

Esteri - di Redazione

4 Novembre 2025 alle 16:10

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Chip Somodevilla/Pool via AP – Associated Press/LaPresse
Chip Somodevilla/Pool via AP – Associated Press/LaPresse

Mentre la tregua tra Hamas ed Israele regge a fatica, con le operazioni dell’IDF nella Striscia di Gaza che continuano a provocare morti e ritardi nell’arrivo degli aiuti umanitari per i gazawi, e il gruppo radicale islamico ritarda il recupero e la riconsegna ad Israele dei corpi degli ostaggi morti in questi due anni di prigionia, sono gli Stati Uniti a portarsi avanti col “lavoro”.

L’amministrazione Trump ha inviato a diversi membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite una bozza di risoluzione per l’istituzione di una forza internazionale di sicurezza a Gaza fino al 2027, uno dei punti chiave dell’accordo siglato a Sharm el-Sheikh lo scorso 9 ottobre.

La bozza di risoluzione, ottenuta dagli statunitensi di Axios e dal media israeliano Ynet che ne anticipano alcuni passaggi, è definita “sensibile, ma non classificata”. La bozza di risoluzione costituirà la base per i negoziati dei prossimi giorni tra i membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di votare per la sua istituzione nelle prossime settimane e dispiegare le prime truppe a Gaza entro gennaio, ha dichiarato un funzionario statunitense ad Axios.

Ma nella bozza non c’è solo la questione militare e di sicurezza. Il “Consiglio di pace” (Board of Peace, BoP nell’acronimo inglese) che nelle intenzioni della Casa Bianca dovrà essere presieduto da Donald Trump, è “autorizzato fino al 31 dicembre 2027, fatte salve ulteriori decisioni del Consiglio”. Un mandato che potrà essere rinnovato con l’accordo degli altri Stati membri.

La forza internazionale che dovrà essere schierata a Gaza (Isf, forza internazionale di stabilizzazione temporanea) avrà il compito di assicurare la smilitarizzazione della Striscia e monitorare il rispetto del cessate il fuoco. L’Isf “collaborerà con Israele ed Egitto” insieme “alle forze di polizia palestinesi recentemente addestrate e controllate, per contribuire a garantire la sicurezza delle zone di confine”: dovrà poi “assistere il Consiglio di pace “nel monitoraggio dell’attuazione del cessate il fuoco a Gaza” e “sarà finanziata attraverso contributi volontari di donatori e strumenti di finanziamento del Consiglio di pace e dei governi”.

L’amministrazione governativa transitoria avrà “la supervisione e il sostegno di un comitato tecnocratico e apolitico palestinese composto da palestinesi competenti provenienti dalla Striscia”, come previsto dal comunicato finale della Conferenza di emergenza del vertice arabo straordinario egiziano di Sharm el-Sheikh, “che sarà responsabile delle operazioni quotidiane della funzione pubblica e dell’amministrazione di Gaza”.

di: Redazione - 4 Novembre 2025

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