Il terremoto politico-giudiziario

Arrestata in Israele l’ex procuratrice militare che denunciò le torture sui prigionieri palestinesi: accusata di “ostruzione alla giustizia”

Esteri - di Redazione

3 Novembre 2025 alle 10:49

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Yifat Tomer-Yerushalmi
Yifat Tomer-Yerushalmi

I crimini compiuti dall’esercito israeliano a Gaza nascosti in infinite quanto inconcludenti “indagini interne”, così come le collusioni tra i militari e i coloni in Cisgiordania, ma il pugno durissimo e la caccia all’uomo per chi ha diffuso, anche impropriamente, video degli abusi compiuti contro i palestinesi.

È il doppio standard di Israele, dove l’ex procuratrice generale militare dell’esercito israeliano (IDF), la maggiore generale Yifat Tomer-Yerushalmi, è stata arrestata a domenica a Herzliya, una spiaggia vicino a Tel Aviv: lei, così come l’ex procuratore capo, il tenente colonnello Matan Solomosh, è accusata di ostruzione alla giustizia per la fuga di notizie del video di abusi nel centro di detenzione di Sde Teiman e per un presunto successivo insabbiamento tramite falsi resoconti forniti ai funzionari in merito a un’indagine interna sulla fuga di notizie.

L’arresto è arrivato due giorni dopo le dimissioni di Tomer-Yerushalmi, che aveva lasciato il suo incarico dopo aver ammesso di aver autorizzato la diffusione di un video, mostrato da Channel12 nel 2024, che documentava gli abusi perpetrati nei confronti di un detenuto palestinese nel centro di Sde Teiman. Quest’ultima è una militare nel deserto del Negev che è stata trasformata in un centro di detenzione durante il conflitto, ci finiscono i palestinesi arrestati in “detenzione amministrativa“anche senza un ordine del tribunale

Nel filmato il prigioniero viene calpestato a terra, sottoposto alle scariche elettriche con un taser, torturato con un pugnale fino a riportare ferite al retto. Le indagini avevano inizialmente portato all’arresto di 9 soldati. Questo aveva generato le proteste di centinaia di attivisti di estrema destra, che si erano presentati davanti al carcere a sostegno dei soldati. A febbraio una corte militare aveva infine incriminato cinque soldati, parte di un’unità di riservisti incaricata di sorvegliare i detenuti a Sde Temain.

“Ha arrecato danni immensi all’immagine dello Stato d’Israele e delle Forze di Difesa Israeliane, ai nostri soldati. Forse si tratta dell’attacco d’immagine più grave che lo Stato d’Israele abbia subito dalla sua nascita. Non ricordo nulla di altrettanto mirato e intenso”, erano state le parole di Benjamin Netanyahu sul caso.

Tomer-Yerushalmi si era dimessa nella giornata di venerdì, salvo poi sparire nel nulla. Eyal Zamir, capo di Stato maggiore delle Forze di difesa d’Israele, aveva incaricato la direzione delle Operazioni di attivare “tutti i mezzi a disposizione per trovarla”. L’ex procuratrice era stata poi fermata nei pressi della spiaggia di spiaggia di Hatzuk a Tel Aviv: la sua auto era stata ritrovata nei dintorni, con una lettera al suo interno.

di: Redazione - 3 Novembre 2025

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