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Perché Rita De Crescenzo ospite a Belve, la risposta di Francesca Fagnani alle critiche: “Storia di riscatto”

Le spiegazioni della giornalista a chi si è indignato: "Non viene in rappresentanza di una città ma di se stessa. Non toglierei mai la parola a nessuno. Ogni storia ha la sua dignità"

Gossip - di Redazione Web

28 Ottobre 2025 alle 15:41

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Aveva suscitato subito vive e vibranti polemiche l’annuncio della partecipazione di Rita De Crescenzo a Belve, la trasmissione di interviste a personaggi noti, protagonisti del mondo dello spettacolo o di altri mondi, condotta e ideata dalla giornalista Francesca Fagnani su Rai2. Al via questa sera la nuova stagione, De Crescenzo sarà interrogata sulla sua vita, la sua rapida ascesa grazie ai social a una notorietà enorme e improvvisa non esente da critiche e controversie.

De Crescenzo è infatti diventata una star dei social, seguita da oltre due milioni di follower. Del quartiere Santa Lucia, Napoli, ha raccontato della sua infanzia difficile, della dipendenza dalle sostanze stupefacenti, del figlio avuto a 13 anni con un ragazzo accusato di essere legato a un clan di Camorra. “Sono passata dalle stalle alle stelle”. Qualche tempo fa aveva adombrato anche la possibilità di candidarsi in politica: aveva pubblicato una foto generata con l’intelligenza artificiale nella quale compariva con il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. Al momento è imputata per spaccio di droga ma anche per diffamazione nei confronti di un deputato e di un ristoratore.

 

 

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La sua partecipazione a una trasmissione del servizio pubblico ha scatenato da subito enormi proteste. A un’utente che le chiedeva perché, Fagnani ha dato sui social una risposta della scelta editoriale di invitare come ospite De Crescenzo. “Perché non viene in rappresentanza di una città ma di se stessa, perché ha una storia drammatica alle spalle (fatta di abbandono e violenze) e anche tante ombre che vanno raccontate, ma la sua piaccia o no è una storia di riscatto. Non toglierei mai la parola a nessuno. Ogni storia ha la sua dignità. Per di più Napoli è la città più inclusiva, accogliente, generosa e non giudicante che io conosca. Cerco di affrontare le storie con lo stesso spirito”.

28 Ottobre 2025

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