L'autorità religiosa
Dalai Lama, il buddismo tibetano avrà un successore: “Sarà nato fuori dalla Cina”
L'annuncio del leader spirituale. "L'istituzione continuerà". Se Pechino nominerà una sua "reincarnazione", potrebbero esserci due Dalai Lama in carica alla morte del 14esimo
Esteri - di Redazione Web

Tenzin Gyatso, il 14esimo Dalai Lama, ha annunciato in un videomessaggio che avrà un successore dopo la sua morte. “L’istituzione continuerà”, ha detto. “Sarà una persona nata fuori dalla Cina”. È un annuncio che sovverte alcune sue precedenti dichiarazioni che avevano messo in discussione la successione. La carica non finirà dunque con Gyatso. Quello che era già certo è che il prossimo Dalai Lama sarà il primo a non essere mai stato in Tibet a causa delle controversie con la Cina.
Il Dalai Lama è la massima autorità religiosa del buddismo tibetano. Significa “maestro supremo”. La nomina spetterà al Gaden Phodran Trust, una sorta di consiglio supremo che ha sede in India, lo stesso Paese che accoglie migliaia di tibetani in esilio da quando le truppe della Cina aumentato la repressione a Lhasa. Dei 140mila tibetani che vivono in esilio, circa la metà si trovano in India.
Lo stesso leader spirituale vive a Dharamsala, dove ha sede il governo non riconosciuto del Tibet, dove è fuggito a piedi nel 1959 dopo l’occupazione da parte dell’esercito cinese. 14 giorni di marcia. Compirà 90 anni domenica prossima. Il futuro leader “sarà scelto secondo i metodi tradizionali”, ha assicurato. E la tradizione prevede che alla morte del precedente la “reincarnazione” venga ritrovata tra i bambini piccoli. Lo stesso Gyatso venne scelto quando aveva due anni. Si è dimesso nel 2011 dalla guida del governo in esilio favorendo elezioni e la formazione di un governo.
La Cina ha annesso la regione nel 1951. Per Pechino la guida spirituale è un ribelle e separatista, pretende il riconoscimento della sovranità cinese in Tibet. Molto è legato anche alla nuova nomina del Panchen Lama dopo che l’esercito cinese, nel 1995, ha arrestato un bambino di sei anni nominato dal Dalai. La Cina ne ha scelto uno di riferimento. Di solito è questa figura di vice a guidare il gruppo di monaci che riconoscono la reincarnazione del leader. Se la Cina deciderà di nominare un suo Dalai Lama, alla morte del 14esimo potrebbero essercene due.