Ennesimo naufragio

Lampedusa, un morto e 5 dispersi mentre il decreto flussi è in consiglio dei ministri

S’aggrava dunque il bilancio dei morti in mare, che al 21 giugno contempla 255 i morti e 284 dispersi dall’inizio dell’anno.

Cronaca - di Redazione Web

1 Luglio 2025 alle 15:00

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Photo credits: Sea Watch
Photo credits: Sea Watch

Proprio nel giorno in cui il governo porta in Consiglio dei ministri la bozza del decreto flussi, nel Mediterraneo perdono la vita altri disperati alla ricerca di un futuro migliore. È di almeno un morto, una donna, e 5 dispersi il bilancio dell’ennesimo naufragio di un barcone carico di migranti avvenuto a largo di Lampedusa. Altri 87 profughi sono stati salvati da un peschereccio tunisino e poi portati ieri mattina a Lampedusa da una motovedetta della Guardia costiera italiana.

Secondo le testimonianze dei superstiti, la donna è annegata nella notte a circa 45 miglia dalla costa, in area Sar tunisina-maltese. I passeggeri, originari di Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Senegal e Sudan hanno riferito di essere partiti nella notte di domenica da La Louza, in Tunisia, con un barcone di metallo di circa 12 metri, pagando da mille a 2 mila dinari a testa. S’aggrava dunque il bilancio dei morti in mare, che al 21 giugno contempla 255 i morti e 284 dispersi dall’inizio dell’anno. Come accennato, è arrivato intanto in Consiglio dei ministri il decreto flussi, che dovrebbe consentire 500mila arrivi per il triennio 2026-2028, ovvero 164.800 ingressi all’anno tra lavoratori stagionali e non, colf e badanti. Numeri che però vanno presi con le pinze. Secondo i dati di Ero Straniero, infatti, emerge che nel 2024 solo il 7,8% delle quote di ingressi stabilite dal governo si è trasformato in permessi di soggiorno e impieghi stabili e regolari: sono state 9.331 le domande per l’ingresso di lavoratrici e lavoratori finalizzate presso le prefetture italiane su un totale di 119.890 quote assegnate nel corso dell’anno. Nel 2023 la percentuale era stata del 13% (16.188 pratiche concluse a fronte di 127.707 quote assegnate). Quanto al rilascio materiale del permesso di soggiorno da parte delle questure, rispetto ai flussi 2023 a un anno dai click day, i permessi effettivamente concessi sono stati 9.528, con un tasso di successo della procedura rispetto alle quote che si abbassa al 7,5%.

In sintesi, si tratta di schiavismo di Stato: accolgo i lavoratori soltanto nel periodo in cui mi occorrono braccia nei campi, li pago due soldi, per poi liberarmene e tornare a trattarli da clandestini una volta che i loro servizi non sono più richiesti. Non si placano intanto gli assalti del governo ai giudici della Cassazione, accusati dal governo di volersi impicciare nelle politiche razziste del governo – sublimate dal lager albanese dove vengono deportati i migranti – armati di diritto internazionale e Costituzione. “Mentre in Europa l’approccio del governo Meloni al contrasto dell’immigrazione irregolare viene adottato come modello di riferimento – attacca il ministro degli Affari Europei Tommaso Foti di FdI – in Italia alcuni organi giurisdizionali sembrano più impegnati a ostacolarne l’azione. Il governo Meloni – ribadisce l’esponente di FdI – andrà avanti”. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sostiene a sua volta che quello della Cassazione è «un esercizio connotato da una forte impostazione ideologica».

1 Luglio 2025

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