Basket
NBA: gli Oklahoma City Thunder vincono il primo anello nella loro storia, battuti in final 7 gli Indiana Pacers
Finita 103 a 1. Shai Gilgeous-Alexander MVP della regular season, delle finals e della gara 7. A influire anche il grave infortunio sofferto da Tyrese Haliburton
News - di Redazione Web

Esito storico in NBA dove la stagione è finita con la prima vittoria nella storia degli Oklahoma City Thunder. Gara 7 delle finals è finita 103 a 91 definendo il parziale 4 a 3 contro gli Indiana Pacers. Letteralmente trascinatore Shai Gilgeous-Alexander, premiato come MVP della gara con 29 punti e 12 assist. Parziale di 21 punti per Jalen Williams.
Serie considerata di altissimo livello, i Thunder sono stati molto celebrati per il loro sistema difensivo. Già in regular season erano stati la squadra con cui le altre hanno avuto la percentuale di realizzazione più bassa. Altissima la percentuale anche di recupero del possesso palla. Ai playoff altri numeri notevoli sia sui recuperi che sulle stoppate. Hanno strutturato un sistema di pressing ad altissimi ritmi che ha complicato ogni possesso palla e ogni azione offensiva degli avversari e offerto la possibilità di efficaci contropiede.
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La squadra è allenata da Mark Daigneault, è stata assemblata dal direttore generale Sam Presti che negli ultimi anni ha lavorato più sui talenti della società e su acquisti mirati che su grandi stelle del basket. Shai Gilgeous-Alexander ha vinto il premio MVP sia nella regular season che nelle finals. Per Oklahoma è il primo titolo della loro storia iniziata nel 2008 con il trasferimento da Seattle, il secondo della franchigia dopo quello del 1979 quando però si chiamavano SuperSonics.
A influire sull’andamento della gara 7 anche il grave infortunio sofferto da Tyrese Haliburton a inizio partita, dopo appena sei minuti. Il miglior giocatore dei Pacers è scivolato e si è fatto male alla gamba destra. Aveva già messo insieme nove punti con tre canestri da tre. È stato un evento che ha messo l’accento sulle troppe partite giocate in una stagione, una delle caratteristiche criticate della NBA. Le finals di quest’anno sono state anche quelle con i rating tv più bassi fin dal 2020.