Il summit di Kananaskis
Trump firma il documento finale del G7 e lascia il Canada in anticipo: scontro su Putin e con Macron, avvertimento a Teheran

Ha lasciato Kananaskis, la sede scelta dal Canada per ospitare nel cuore della regione della Montagne Rocciose il G7, con un giorno di anticipo. Donald Trump non smette di stupire e, con l’ennesima mossa a sorpresa, lunedì ha anticipato di un giorno il suo ritorno a Washington.
Una mossa, ha fatto sapere in prima battuta il suo staff, per tornare alla Casa Bianca ed occuparsi in prima persona della delicata situazione in Medio Oriente, dove da giovedì notte è in corso il conflitto tra Israele ed Iran, con bombardamenti reciproci.
Prima di andare via il presidente Usa ha sottoscritto il documento conclusivo del G7 canadese, una decisione che alla vigilia del vertice ospitato dal padrone di casa, il primo ministro Mark Carney, sembrava improbabile. Nel documento i leader sollecitano la de-escalation nel conflitto tra Israele e Iran e la tregua a Gaza. “Ribadiamo il nostro impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente – si legge nel documento – In questo contesto, affermiamo che Israele ha il diritto di difendersi. Ribadiamo il nostro sostegno alla sicurezza di Israele. Affermiamo inoltre l’importanza della protezione dei civili. L’Iran è la principale fonte di instabilità e terrore nella regione”. Un documento in cui, malgrado sia stato Israele ad aver attaccato l’Iran nella notte di giovedì, i Paesi del G7 ribadiscono in primis il diritto alla difesa di Tel Aviv.
Sia durante che dopo il vertice di Kananaskis non sono mancate le polemiche da Trump e gli altri leader.
Trump ha parlato della Russia dicendo che “buttarla fuori” nel 2014 da quello che un tempo era il G8 “è stato un errore” perché “non credo che in questo momento ci sarebbe una guerra se la Russia fosse stata dentro”. La colpa? Per Trump l’uscita della Russia dal G8, avvenuta in seguito all’invasione e annessione della Crimea, è da attribuire all’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e all’ex primo ministro canadese Justin Trudeau.
Non solo. Secondo il presidente Usa il suo ritorno anticipato a Washington non ha “nulla a che fare con un cessate il fuoco” tra Israele e Iran, con riferimento ad un retroscena pubblicato dal sito Axios. “Il presidente francese Emmanuel Macron, per farsi pubblicità, ha erroneamente affermato che ho lasciato il vertice del G7 in Canada per tornare a Washington e lavorare a un ‘cessate il fuoco tra Israele e Iran. Falso!”, ha scritto Trump sul suo social network Truth. Macron “non ha idea del perché io sia ora in viaggio per Washington, ma di certo non ha nulla a che fare con un cessate il fuoco. È molto più grande di questo. Che lo voglia o no, Emmanuel non lo capisce mai”, ha aggiunto Trump.
Il presidente Usa avrebbe però ordinato allo staff della sicurezza nazionale di riunirsi nella Situation Room della Casa Bianca per valutare le possibilità di un incontro con gli iraniani. Quindi, dopo aver lasciato anticipatamente il G7, ha pubblicato un post su Truth che recita: “Tutti dovrebbero immediatamente evacuare Teheran”.