Gli avvistamenti e le contromisure
Ibiza invasa dai biacchi: i serpenti che nuotano minacciano la stagione estiva, esemplari fino a 2 metri
Importati dalla Spagna peninsulare, i rettili si sono moltiplicati a dismisura e hanno raggiunto dimensioni inedite. A rischio anche la lucertola muraiola simbolo dell'isola
Ambiente - di Redazione Web

È allarme a Ibiza, in piena stagione estiva, quella che richiama turisti da tutto il mondo attirati sia dai locali della movida che dalle spiagge e dalle acque cristalline. Anche in quelle acque però, in questi ultimi tempi, sono stati avvistati dei serpenti originari della Spagna Continentale e del Nord Africa, alcuni di questi biacchi arrivavano quasi a due metri di lunghezza. Gli avvistamenti, cominciati in maniera sporadica, sono diventati sempre più frequenti.
Secondo alcune ricostruzioni il Biacco Hemorrhois Hippocrepis sarebbe arrivato a Ibiza nei primi anni del 2000, trasportato con le radici di ulivi ornamentali trasferiti dalla Spagna peninsulare per abbellire l’isola, dove i serpenti avrebbero trovato un habitat naturale appropriato alla sopravvivenza e alla moltiplicazione della specie. Nessun predatore naturale, grande varietà di prede come la lucertola muraiola Podarcis Pityusensis. Aspetto non secondario, visto che la lucertola verde e blu è uno dei simboli dell’isola e in alcune aree la sua presenza è ormai compromessa.
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Il biacco non è velenoso. È slanciato e dalla pelle molto scura, di solito bruno-nera o verde-nera, spesso punteggiata da piccole macchie gialle. Si rifugia spesso in luoghi caldi e umidi, non si arrampica volentieri sugli alberi ed ha una vita più diurna che notturna. Divora tutto quello che si muove, anche altri serpenti. Colpisce le sue prede a morsi, le stringe nelle spire e le immobilizza, divorandole spesso ancora vive.
A sorprendere soprattutto due aspetti. Primo. “Vederli in mare è stato uno shock. Non ci saremmo mai aspettati che diventassero nuotatori così abili”, ha ammesso Víctor Colomar, coordinatore del Consorzio per la Protezione della Fauna Selvatica delle Isole Baleari. Secondo: la loro lunghezza sempre più pronunciata. L’esemplare più lungo finora è stato catturato nel 2013, un metro e 83 centimetri. La media precedente era di circa 90 centimetri.
Le associazioni locali hanno preso contromisure e hanno intrapreso iniziative per contrastare questa invasione: la corsa contro il tempo vuole salvare la stagione estiva. Già molte infatti le immagini dei turisti che hanno fotografato o filmato i serpenti sulla terraferma o in acqua. Hanno fatto il giro del mondo quelle pubblicate dal media britannico Mirror di un serpente di circa un metro e 80 che nuota vicino a un gommone a Portinax, a nord dell’isola. Alcuni hanno raccontato di aver paura ormai di fare il bagno. Altri avrebbero perfino annullato le vacanze.
Centinaia di trappole hanno catturato o eliminato molti esemplari tra Ibiza e Formentera. Il Comune di Ibiza, due settimane fa, ha distribuito ai cittadini 200 trappole da piazzare in diversi punti per catturare i serpenti, per i biologi una delle soluzioni necessarie per frenare il fenomeno. L’anno scorso il governo delle Baleari aveva riportato di 3.072 serpenti catturati.