L'appello della cantante

La scossa di Joan Baez: “Facciamoci sentire contro questa tirannia”

In un momento in cui le voci vengono ignorate, placate e zittite, la nostra voce deve risuonare con il messaggio a chi è al potere.

Esteri - di Redazione Web

12 Giugno 2025 alle 14:01

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AP Photo/Pablo Martinez Monsivais, File
AP Photo/Pablo Martinez Monsivais, File

Qui di seguito il post messo su Facebook da Joan Baez, celeberrima cantautrice americana.

In questi momenti terribili mi sono sentita paralizzata, frustrata, indignata e affranta. Come chiunque veda quello che sta accadendo. Noi abbiamo questa idea fissa, ci chiediamo: come possiamo essere efficaci contro la tirannia? Nei miei viaggi ciò che sento di più è: “Sono sopraffatto. Cosa posso fare?”.  È difficile capire il senso di questa ossessione del governo degli Stati Uniti per la deportazione e la sua crudeltà nei confronti delle nostre comunità di immigrati. E anche è difficile giustificare la flagrante violazione dei diritti costituzionali di così tanti innocenti che lavorano sodo.

È difficile capire che viviamo in un paese dove le persone possono essere strappate dalle strade e fatte sparire nelle carceri, in zone remote di questo paese, oppure imbarcate su aerei e spedite a El Salvador, o nel Sud Sudan, e chissà dove altro. Spariscono senza lasciare traccia e senza che nessuno ne abbia la responsabilità. Lasciando alle spalle famiglie e persone care, spesso bambini, alcuni in grave pericolo di espulsione e deportazione, ma anche spesso privati della famiglia e costretti ad affrontare un futuro incerto e terrificante. In un momento in cui le voci vengono ignorate, placate e zittite, la nostra voce deve risuonare con il messaggio a chi è al potere.

Dobbiamo dire che noi ci preoccupiamo degli esseri umani che soffrono sotto i loro editti, decreti e comandi capricciosi. L’empatia è una forza, non una debolezza. Nelle prossime settimane pubblicherò informazioni sulle organizzazioni che stanno svolgendo l’importante lavoro di difendere e proteggere alcuni dei più vulnerabili tra di noi, e suggerendo i modi per agire per fare altrettanto. L’azione è l’antidoto alla disperazione.

12 Giugno 2025

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