La resa

Musk fa marcia indietro, scuse a Trump dopo la guerra social contro il presidente: “Pentito, sono andato troppo oltre”

Esteri - di Carmine Di Niro

11 Giugno 2025 alle 12:20

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Musk fa marcia indietro, scuse a Trump dopo la guerra social contro il presidente: “Pentito, sono andato troppo oltre”

Elon Musk si cosparge il capo di cenere e chiede scusa. Il miliardario di origini sudafricane, l’uomo più ricco del mondo ma soprattutto l’uomo chiave nella vittoria di Trump alle presidenziali Usa del 2024, con i suoi cospicui finanziamenti al tycoon e con la macchina della propaganda social messa a disposizione di ‘The Donald’, fa marcia indietro sulla guerra all’inquilino della Casa Bianca.

Tramite X, l’ex Twitter da dove aveva “bombardato” Trump di insulti e accuse la scorsa settimana, Musk si è detto “pentito” per “alcuni post” scritti contro Trump, senza specificare di quali stesse parlando. D’altra parte il Ceo di Tesla e SpaceX aveva riversato sui social una serie incredibile di attacchi al presidente degli Stati Uniti solamente poche ore il suo addio alla Casa Bianca e al Doge, il Dipartimento per l’Efficienza del governo creato per tagliare almeno 2mila miliardi di spese statali.

Tutta colpa della “Big Beautiful Bill”, la legge di spesa firmata dal presidente che farà aumentare il deficit americano di almeno 3mila miliardi di dollari in 10 anni, il contrario di quanto auspicato da Musk che per questo l’aveva definita un “disgustoso abominio” invitando a “punire politicamente” i parlamentari repubblicani che l’avevano sostenuta.

Così Musk si era lasciato andare ad una lunga serie di post contro Trump e i Repubblicani MAGA: aveva accusato il tycoon che senza il suo supporto lui e i Repubblicani non avrebbero vinto le elezioni, ma soprattutto aveva accusato Trump di essere coinvolto nelle attività di Jeffrey Epstein, il finanziere morto suicida in carcere nel 2019, dove era detenuto con l’accusa di aver sfruttato sessualmente decine di ragazze minorenni, chiedendone per questo anche l’impeachment.

Già nei giorni seguenti i reciprochi attacchi erano emersi segnali di distensione tra i due, anche per i rischi che correvano entrambi di danneggiare i propri interessi: per Musk il focus erano ovviamente le sue aziende, che nelle ore successive allo scontro social avevano perso a Wall Street miliardi di dollari di capitalizzazione, mentre Trump minacciava di stracciare i contratti governativi con le aziende di Musk, in particolare quelli relativi a SpaceX con la Nasa. Per Trump invece il rischio è di trovarsi come nemico un personaggio incontrollabile come Musk, che poteva però utilizzare la sua influenza su X per attaccarlo quotidianamente, finendo per erodere parte del suo consenso nell’elettorato di estrema destra.

11 Giugno 2025

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