Goodbye Trump

Musk lascia la Casa Bianca con un occhio nero, il KO del progetto Doge: il miliardario travolto anche dallo scandalo droga

Esteri - di Carmine Di Niro

31 Maggio 2025 alle 09:53

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Musk lascia la Casa Bianca con un occhio nero, il KO del progetto Doge: il miliardario travolto anche dallo scandalo droga

Con un occhio nero, segno di un colpo ricevuto dal figlio di 5 anni ma quasi simbolo del KO ricevuto in questi pochi mesi alla Casa Bianca in cui aveva promesso la rivoluzione e che sono finiti in un mesto ritiro agli affari privati, Elon Musk si congeda dalla politica “attiva”.

Il miliardario di origini sudafricane ha ufficialmente lasciato nella serata di venerdì il Doge, il dipartimento per l’Efficienza del governo creato per tagliare le spese statali: una stagione chiusa con un sostanziale fallimento, considerato che Musk e il suo team avevano promesso una sforbiciata da oltre 2mila miliardi di dollari e che sul campo lascia invece, nella più rosea delle stime, circa 175 miliardi di spese tagliate (di cui meno del 50% sono state realmente rendicontate).

Quello che era entrato alla Casa Bianca come “presidente-ombra”, mega finanziatore della campagna elettorale di Donald Trump con circa 200 milioni di dollari investiti sul tycoon, quantomeno ottiene una degna uscita di scena. Trump lo ha lodato pubblicamente, lo ha definito “grande innovatore, ha fatto un lavoro straordinario scoprendo sprechi incredibili continuerà a consigliarmi”.

Al di là delle dichiarazioni di facciata e degli attacchi ai giudici che in più occasioni hanno bloccato i tagli voluti dal Doge, a far dividere la strada di Musk e Trump sono stati i contrasti sulla legge di bilancio, che tra tagli alle tasse e nuove spese dovrebbe fare aumentare il deficit americano di almeno 3mila miliardi di dollari in 10 anni: una proposta di budget che Musk aveva criticato apertamente su X, sancendo la spaccatura con il presidente Trump.

Con la sua uscita di scena dalla Casa Bianca Musk tornerà ad occuparsi dei suoi affari privati: da SpaceX, l’azienda aerospaziale che grazie ai ricchissimi contratti con l’amministrazione Usa è ormai il suo vero gioiello, a Tesla, la casa automobilistica pioniera dell’elettrico che al contrario sta vivendo mesi difficilissimi tra conti in peggioramento, vendite in calo e il boicottaggio politico dei veicoli come reazione al sostegno di Musk all’estrema destra negli Stati Uniti e in Europa.

Ulteriori problemi di immagine per Musk arrivano poi da una lunga inchiesta del New York Times su un tema già trattato nei mesi scorsi: l’uso “tutt’altro che occasionale” da parte del miliardario di una serie di sostanze stupefacenti, che il Ceo di Tesla avrebbe assunto in grandi quantità anche durante la campagna elettorale a sostegno di Trump.

Secondo il quotidiano, che cita persone vicine a Musk, l’imprenditore avrebbe fatto uso di ecstasy, funghi allucinogeni e una serie di farmaci non specificati. Il problema più grosso per Musk però, come emerso già in passato (il miliardario aveva fatto sapere di aver ottenuto una prescrizione medica, ndr) , sarebbe l’uso di Ketamina, una sostanza con effetti anestetici e psicoattivi tradizionalmente usata come farmaco ma consumata da decenni come droga ricreativa. Musk a queste droghe avrebbe aggiunto anche l’Adderall,  stimolante cognitivo prescritto alle persone affette da sindrome da deficit di attenzione e che contiene anfetamina

31 Maggio 2025

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