Il caso della Freedom Flotilla
Perché Israele ha fermato la Freedom Flotilla: la nave con Greta Thunberg che aveva tentato di rompere il blocco navale
Le forze speciali intercettano la Madleen di Freedom Flotilla che aveva tentato di rompere il blocco navale della Striscia. Arrestati in 12 dell’equipaggio, tra loro Greta Thunberg
Esteri - di Umberto De Giovannangeli

Assaltata nella notte. Dalle forze speciali d’Israele. Come fosse una nave di terroristi. Video e foto mostrano i dodici attivisti della Madleen, la nave umanitaria della Freedom Flotilla, con le mani alzate mentre eseguono l’ordine di gettare i telefoni in mare. Non è un bel vedere. Le forze israeliane hanno intercettato la Madleen dopo che aveva tentato di rompere il blocco navale della Striscia di Gaza, arrestando i 12 membri dell’equipaggio, tra cui l’attivista Greta Thunberg.
La nave, battente bandiera britannica e gestita dalla coalizione propalestinese Freedom Flotilla Coalition (FFC), mirava a consegnare una quantità simbolica di aiuti a Gaza e a sensibilizzare l’opinione pubblica internazionale sulla crisi umanitaria in corso. La FFC ha dichiarato che l’imbarcazione è stata abbordata durante la notte di domenica prima di poter raggiungere la costa. In un post online, l’organizzazione ha affermato che la nave è stata “abbordata illegalmente, il suo equipaggio civile disarmato rapito, e il suo carico salvavita—compreso latte artificiale per neonati, cibo e forniture mediche—confiscato.” La Marina israeliana ha ordinato allo “yacht da selfie” di modificare la rotta a causa dell’avvicinamento a un’area vietata. In realtà, la Madleen era ancora in acque internazionali quando l’attacco è iniziato, ma lì passa la cosiddetta “linea di contatto”, unilateralmente stabilita da Israele quando, oltre un decennio fa, ha imposto il blocco navale davanti alla Striscia.
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Il ministero degli Esteri israeliano ha confermato che la Madleen è sotto il controllo di Israele aggiungendo che i passeggeri “sono destinati a rientrare nei rispettivi Paesi d’origine”, probabilmente entro 72 ore. Il ministro della Difesa Israel Katz ha ordinato all’esercito di proiettare un video, che mostra le atrocità commesse il 7 ottobre 2023 da Hamas, agli attivisti arrestati. Lo riporta il Times of Israel. “È giusto che Greta l’antisemita – afferma Katz – e i suoi amici sostenitori di Hamas vedano esattamente chi è il gruppo terroristico Hamas che sostengono e per conto del quale agiscono, quali atti atroci hanno compiuto su donne, anziani e bambini, e contro chi Israele sta lottando per difendersi”.
Le ultime notizie arrivate liberamente dall’equipaggio risalgono ai momenti concitati che hanno preceduto l’abbordaggio. “Ci hanno lanciato addosso dei prodotti chimici, guardate. Questo è un altro crimine di guerra, bloccare una nave umanitaria è un crimine di guerra”, dice in diretta Telegram l’europarlamentare palestinese, naturalizzata francese, Rima Hassan, prima che la comunicazione cada. Francesca Albanese, relatrice speciale per le Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, che era al telefono con l’equipaggio della Madleen al momento del fermo, ha dichiarato: «Madleen deve essere rilasciata immediatamente. Rompere l’assedio è un dovere legale per gli Stati e un imperativo morale per tutti noi». Il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer hanno protestato chiedendo l’immediato rilascio dei 12 volontari, il ministero degli Esteri spagnolo ha convocato l’incaricato d’affari israeliano a Madrid. E l’Italia? Per il ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, quella della Freedom Flotilla è stata una provocazione.