La 78esima edizione
Festival di Cannes: Palma d’Oro al regista iraniano Jafar Panahi per “It Was Just an Accident”, tutti i film premiati
Il film realizzato senza il permesso speciale delle autorità di Teheran. "Non ci penso per nulla ad espatriare altrove. Tutti gli iraniani ogni giorno compiono gesti sovversivi per il regime". Nessun premio per "Fuori" di Martone, unico italiano in gara
Cinema - di Redazione Web

È andata al film It was just an Accident la Palma d’Oro del 78esimo Festival di Cannes, film del regista iraniano Jafar Panahi. Premio assegnato “per il cuore e la tenerezza, per la libertà ritrovata, per la vita nuova”, ha detto Juliette Binoche assegnando la Palma. Grand Prix della Giuria a Affeksjonsverdi (Sentimental Value) del regista norvegese Joachim Trier, premio della Giuria a Sirât di Oliver Laxe e a Sound of Falling di Maschia Schilinski. Caméra d’Or all’iracheno The President’s Cake di Hasan Hadi. Nessun premio per Fuori, il film del regista Mario Martone ispirato ai romanzi di Goliarda Sapienza, unico italiano in gara.
It was just an accident, o Un simple accident, è un film con Madjid Panahi, Ebrahim Azizi, Vahid Mobasseri, Mariam Afshari. Racconta la storia di un meccanico che scopre che un suo cliente è il vecchio aguzzino di quando era in prigione: prima di mettere in atto la sua vendetta vuole essere certo che si tratti di lui. Panahi ha realizzato il film dopo anni di censura e repressione, è stato in carcere, per oltre un decennio gli è stato impedito di lasciare il Paese. Già nel 1995 aveva vinto la Caméra d’Or a Cannes per il film Il palloncino bianco, ha vinto anche il Leone d’Oro a Venezia e l’Orso d’Oro a Berlino.
La Palma d’Oro al regista iraniano Jafar Panahi
“La cosa più importante è la libertà del nostro Paese. Credo che sia il momento per chiedere a tutti gli iraniani che sono nel mondo: mettiamo da parte problemi, le differenze. Che nessuno osi dirci ci dica come vestirci, cosa fare, come comportarci”, l’appello del regista dissidente iraniano dal palco del festival di Cannes. “Il cinema è una società, nessuno ha il diritto di dirci cosa fare, cosa non fare”. Il suo film è il seguito di Gli orsi non esistono, presentato a Venezia nel 2022, prima dell’arresto. Era stato scarcerato nel 2023. Quest’anno per la prima volta ha potuto lasciare il suo Paese per partecipare a un festival: per le sue assenze era stato soprannominato “il cineasta dalla sedia vuota”. Il suo film uscirà con Lucky Red in Italia.
“Appena finirò qui tornerò in Iran. Non ci penso per nulla ad espatriare altrove. Tutti gli iraniani ogni giorno compiono gesti sovversivi per il regime, pensiamo alle donne iraniane che camminano nelle strade senza velo. Il mio non è un caso speciale”, ha detto anche se il suo film è stato realizzato senza il permesso ufficiale delle autorità iraniane. “Quando ho vinto, stasera, ho avuto un lungo momento intimo, ho visto tutti i volti dei miei colleghi ed artisti che oggi sono in carcere. Quando è successo a me la gente si ribellava nelle strade e si batteva per la libertà. Oggi spero di vedere le cose cambiare per sempre. Tutti coloro che sono oggi in carcere devono sapere che la libertà alla fine vincerà comunque”.
La giuria di Cannes, i premi e il blackout
La giuria di quest’anno era guidata dall’attrice francese Juliette Binoche, ne facevano parte l’attrice italiana Alba Rohrwacher, gli attori statunitensi Halle Berry e Jeremy Strong, la regista indiana Payal Kapadia, l’autrice franco-marocchina Leïla Slimani, il regista congolese Dieudo Hamadi, il regista sudcoreano Hong Sang-soo e il regista messicano Carlos Reygadas. Sabato mattina, dalle 10:00 alle 17:00 circa, si è verificato un blackout nel dipartimento delle Alpi Marittime, la provincia della Provenza-Alpi-Costa Azzurra dove si trova Cannes. Il procuratore di Grasse ha parlato di un sabotaggio, è stata aperta un’inchiesta. Le proiezioni al Festival non sono state interrotte. Il Palais des Festival, il teatro dove si tengono le proiezioni, era alimentato da alcuni generatori indipendenti.
Premio per miglior attore a Wagner Moura per e per miglior attrice per Nadia Melliti. Jeunes Mères dei fratelli Dardenne si è aggiudicato il premio per la miglior sceneggiatura. I’m glad you’re dead now di Tawfiq Barhum il miglior cortometraggio. Nessun riconoscimento per alcuni dei film più attesi come The Phoenician Scheme di Wes Anderson ed Eddington di Ari Aster. Nessun premio neanche per Julia Ducournau, vincitrice della Palma d’Oro nel 2021 con Titane, per il suo body horror Alpha.
Tutti i film premiati al 78esimo Festival di Cannes:
Concorso
- Palma d’Oro – Un simple accident Jafar Panahi
- Grand Prix – Sentimental Value di Joachim Trier
- Premio Speciale – Resurrection di Bi Gan
- Miglior regia – Kleber Mendonça Filho per The Secret Agent
- Migliore sceneggiatura – Young Mothers di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
- Migliore attrice – Nadia Melliti per La petite dernière di Hafsia Herzi
- Miglior attore – Wagner Moura per The Secret Agent
- Premio Speciale della Giuria – Sirat di Olivier Laxe ex aequo con Sound of Falling di Mascha Schilinski
- Camera d’Or – The President’s Cake di Hasan Hadi
- Palma d’oro per il miglior cortometraggio – I’m Glad You’re Dead Now di Tawfeek Barhom
Un Certain Regard
- Premio Sceneggiatura – Pillion di Harry Lighton (opera prima)
- Miglior Attrice – Cleo Diàra in O Riso e a Faca (I Only Rest in the Storm) di Pedro Pinho
- Miglior Attore – Frank Dillane in Urchin di Harris Dickinson
- Miglior Regia ex aequo – Arab & Tarzan Nasser per Once Upon a Time in Gaza
- Premio della Giuria – Un poeta (A poet) di Simón Mesa Soto
- Premio Un Certain Regard Miglior Film – La misteriosa mirada del flamenco (The mysterious gaze of the flamingo) di Diego Céspedes (opera prima)
Palma d’Oro d’Onore
- Robert De Niro
- Denzel Washington