La guerra
Netanyahu senza freni, annuncia l’ingresso dell’esercito a Gaza “con tutte le sue forze”: l’offensiva finale contro i palestinesi

Benjamin Netanyahu non molla la presa su Gaza. Nonostante le pressioni crescenti della comunità internazionale e i rapporti sempre più critici con l’alleato statunitense, con Donald Trump che oggi inaugura il suo viaggio nel Golfo senza alcun passaggio in Israele ma dedicandosi esclusivamente al business con i principali attori economici dell’area, il primo ministro annuncia che l’IDF, le forze di difesa israeliane, entreranno a Gaza “con tutta la sua forza” nei prossimi giorni.
Netanyahu sottolineati di non vedere “uno scenario in cui possiamo fermare la guerra” e dunque “nei prossimi giorni entreremo con tutte le nostre forze per completare l’operazione e sconfiggere Hamas”, ha detto il premier durante un incontro con i riservisti, secondo quanto riferisce il quotidiano israeliano Haaretz.
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“Non ci sarà alcuna situazione in cui fermeremo la guerra. Un cessate il fuoco temporaneo potrebbe verificarsi, ma andremo fino in fondo“, ha aggiunto il premier, noncurante di una situazione umanitaria disastrosa nell’enclave, dove da marzo non entrano più aiuti umanitari e la popolazione civile è allo stremo.
Parole che si scontrano con quelle dell’inviato Usa per gli ostaggi Adam Boehler, che oggi ha visitato la “piazza dei familiari degli ostaggi” a Tel Aviv insieme con l’inviato dell’amministrazione Trump per il Medio Oriente Steve Witkoff.
“Siamo impegnati per il ritorno di tutti gli ostaggi. C’è una possibilità di un grande accordo, una possibilità migliore rispetto al passato”, ha detto Boehler, che ha sottolineato in particolare come “la ripresa della guerra dipendente da Israele”, mentre “Hamas sa di poter concludere un accordo quando vuole”.
Amministrazione Trump che più retroscena descrivono come sempre più ostile nei confronti del governo Netanyahu, desiderosa di arrivare ad un rapido cessate il fuoco nell’area: d’altra parte su diversi dossier, dal nucleare iraniano agli accordi coi ribelli sciiti Houti in Yemen, fino alla liberazione dell’ostaggio con passaporto Usa Edan Alexander, la Casa Bianca ha deciso di non coinvolgere Netanyahu.
Haaretz scrive oggi che Trump punta a presentare in Qatar il suo piano per mettere fine alla guerra a Gaza, “ordinando” di fatto al premier israeliano Benjamin Netanyahu di rispettarlo.
Secondo il quotidiano israeliano, dopo mesi di stallo, in vista della visita di Trump in Medio Oriente, “Hamas ha sfruttato il rilascio di Alexander per sbloccare la situazione e spingere per negoziati rapidi e diretti con gli Stati Uniti” tanto che a Doha si discuterà di una proposta per “un rilascio immediato e completo di tutti gli ostaggi, legato a un piano sostenuto dagli americani per porre fine alla guerra”.