Il Presidente USA
Trump a tutto gas: “Groenlandia? Non escludo l’uso della forza militare, riaprirò il carcere di Alcatraz”
Le ultime dichiarazioni dopo le immagini AI da Papa e Star Wars, dopo i dati che fissavano il primo calo del PIL in cinque anni, dal suo ritorno alla Casa Bianca
Esteri - di Redazione Web

Risulta che alla fine di un tour de force di dichiarazioni, quelle meno grottesche e spiazzanti siano quelle sulla guerra in Ucraina, dopo settimane di negoziati e alla vigilia della tregua unilaterale annunciata da Vladimir Putin e minacciata da Volodymyr Zelensky, che per la prima volta lasciano trasparire scetticismo sull’esito dei negoziati. “C’è un odio tremendo, giusto per farti capire. Stiamo parlando di un odio tremendo tra questi due uomini (Putin e Zelensky, ndr) e tra, sai, alcuni dei soldati, francamente. Tra i generali. Hanno lottato duramente per tre anni”, ha dichiarato il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un’intervista a NBC.
Dopo aver pubblicato immagini generate con l’Intelligenza Artificiale in cui, alla vigilia del Conclave, appariva come un Papa e un’altra ispirata a Star Wars, sono arrivate nuove dichiarazioni sulla Groenlandia: il tycoon non ha escluso l’uso della forza militare – “non dico che lo farò, ma non escludo nulla” – per annettere la Groenlandia, come aveva annunciato poco dopo la proclamazione. “La Groenlandia è composta da una popolazione molto piccola, di cui ci prenderemo cura, e la ameremo, e tutto il resto. Ma ne abbiamo bisogno per la sicurezza internazionale”.
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Su Truth invece il presidente ha annunciato l’intenzione di riaprire l’iconico e famigerato carcere federale di Alcatraz, chiuso da oltre 60 anni. “Ospiterà i criminali più spietati e violenti d’America”, ha dichiarato aggiungendo che la struttura sarà “sostanzialmente ampliata” per detenere anche immigrati in attesa dell’espulsione. Alcatraz si trova nella baia di San Francisco, in California, costruita come un carcere di massima sicurezza, rimase aperta per soli 39 anni prima di diventare museo di proprietà dell’ente parchi federale.
E ancora: Trump ha annunciato l’intenzione di introdurre una tariffa del 100% di dazi su tutti i film prodotti all’estero e distribuiti negli Stati Uniti. “Vogliamo film realizzati in America, di nuovo!” perché l’industria cinematografica americana “sta morendo molto velocemente” a causa degli incentivi offerti da altri Paesi per attrarre registi e studi lontano dagli Stati Uniti. Escluso invece ogni possibilità imminente di un incontro con il Presidente della Cina Xi Jinping.
Ha anche definito la Presidente del Messico Claudia Sheibaum “una donna adorabile, ma ha così tanta paura dei cartelli che non riesce nemmeno a pensare lucidamente”. Il presidente ha detto di aver proposto l’invio di truppe americane in Messico per combattere i cartelli della droga. La settimana prossima potrebbero essere raggiunti nuovi accordi commerciali. “Sarò io a definire dazi e condizioni”. Intanto i primi dati del primo trimestre del 2025 hanno fatto registrare il primo calo del PIL in cinque anni.