Il massacro
Strage di turisti in Kashmir: almeno 26 morti e 17 feriti, l’attacco armato del commando in India
L'attacco a Pahalgam, in una località turistica. Ancora non identificate tutte le vittime. I video sui social, nessuna rivendicazione
Esteri - di Redazione Web

Per le autorità è il più grave attacco contro i civili da anni. Almeno 26 le vittime, 17 i feriti, in un attacco nel Kashmir indiano. Bersaglio un gruppo di turisti, ancora sconosciuta la nazionalità di ogni vittima. Il ministro degli Esteri italiano e l’ambasciata d’Italia in India stanno verificando in queste ore la situazione. Al momento non c’è stata alcuna rivendicazione così come è sconosciuto il movente della strage. In corso le indagini della polizia e delle autorità indiane sul massacro.
L’attacco si è consumato a Pahalgam, a circa 90 chilometri a est di Srinagar. La Regione del Kashmir si trova al confine con il Pakistan, è a maggioranza musulmana mentre il resto dell’India è a maggioranza induista. Islamabad reclama la sovranità del territorio. Più volte in passato alcuni gruppi separatisti appoggiati dal Pakistan avevano rivendicato il Kashmir. Nuova Delhi aveva assegnato in Costituzione uno “statuto speciale”, che garantiva autonomia in diverse attribuzioni, alla Regione prima che questa condizione venisse cancellata dal governo di Narendra Modi che ha diviso il Kashmir nei territori di Jammu e Kashmir e Ladakh.
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Oggi un gruppo di uomini armati – almeno quattro secondo le autorità – ha aperto il fuoco contro i civili. Due delle vittime sono morte in ospedale. Le polizie e le agenzie di sicurezza indiane stanno procedendo all’identificazione delle vittime. Al momento non è confermata la vittima italiana, un turista, citata da alcuni media locali. Sui social sono comparsi dei video in cui si vedono persone a terra, in pozze di sangue, mentre altre chiamano i soccorsi. La polizia ha attribuito l’attacco a gruppi di miliziani che si oppongono al controllo indiano di Baisaran.
“Colpiremo duramente i colpevoli, con le conseguenze più gravi”, ha scritto sui social media il ministro degli Interni indiano, Amit Shah. Pahalgam è una località turistica, si trova in una zona montuosa ed è una meta turistica. Singolare il dettaglio che l’attacco si sia consumato proprio mentre in India si trova in viaggio diplomatico J. D. Vance, vicepresidente degli Stati Uniti. È invece tornato in India il primo ministro indiano Narendra Modi, che ha interrotto il suo viaggio in Arabia Saudita.
Mirwaiz Umar Farooq, il più alto rappresentante religioso del Kashmir, ha dichiarato sui social media che “tale violenza è inaccettabile e contraria all’etica del Kashmir, che accoglie i visitatori con amore e calore“. Il Segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha condannato la strage e ha sottolineato che “gli attacchi contro i civili sono inaccettabili in qualsiasi circostanza”, come ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite Stephane Dujarric.