La scossa
Terremoto in Tibet, almeno 95 morti e 130 feriti: sisma di magnitudo 7.1 sentito anche in India e Nepal
Il bilancio ancora provvisorio è di 95 morti e 130 feriti, destinato ad aumentare col passare delle ore, ma quel che è certo è che il terremoto che ha investito il Tibet, regione autonoma della Cina, in particolare l’area della città di Tingri, una contea rurale cinese nota come la porta settentrionale della regione dell’Everest, vicino al confine con il Nepal, ha avuto esiti devastanti.
Il sisma di magnitudo 7,1 è avvenuto alle 9:05 locali, quando in Italia erano da poco passate le due di notte: un terremoto sentito chiaramente anche a Katmandu, la capitale del Nepal, così come in diverse zone dell’India, dove al momento non ci sono notizie di danni.
L’area dell’epicentro è una zona prevalentemente rurale e con poche città abitante, circostanza che potrebbe favorire un numero di vittime non elevato: si contano all’incirca 30 piccoli centri abitati per un totale di 7mila abitanti.
Strong 7.0 earthquake that hit Tibet region made significant damage.
Earthquake was widely felt in Nepal and India.#earthquake #sismo #temblor pic.twitter.com/eKVICcvWB0— Disasters Daily (@DisastersAndI) January 7, 2025
L’emittente statale cinese CCTV ha detto che il terremoto ha fatto crollare molti edifici nella contea di Tingri, ma al momento non ci sono notizie chiare sul numero di eventuali dispersi e feriti.
A 7.1 magnitude earthquake causes widespread destruction in Tibet. #TibetEarthquakepic.twitter.com/oVx9WwtgW8
— Adnan Faheem, GPHR, SPHRi, SHRM-SCP (@AF2311) January 7, 2025
Nelle ore successive al terremoto di magnitudo 7.1 in Tibet sono state registrate circa 50 scosse di assestamento e l’area panoramica del Monte Everest sul versante cinese è stata chiusa dopo il sisma. Nella zona le autorità di Pechino hanno inviato circa 1500 vigili del fuoco e soccorritori alla ricerca di dispersi, oltre a duecento militari: video trasmessi dalla CCTV mostrano i soccorritori vestiti di arancione che si arrampicavano su pile di detriti.