Le proteste

Bangladesh a ferro e fuoco: 300 morti nelle proteste degli studenti, la premier si dimette e fugge in India

La mobilitazione esplosa a luglio a causa del sistema di assunzione nell'amministrazione pubblica. Più di 400 i feriti. La premier atterrata in India

Esteri - di Redazione Web

5 Agosto 2024 alle 16:22

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Protesters climb a public monument as they celebrate after getting the news of Prime Minister Sheikh Hasina’s resignation, in Dhaka, Bangladesh, Monday, Aug. 5, 2024. (AP Photo/Rajib Dhar) Associated Press/LaPresse
Protesters climb a public monument as they celebrate after getting the news of Prime Minister Sheikh Hasina’s resignation, in Dhaka, Bangladesh, Monday, Aug. 5, 2024. (AP Photo/Rajib Dhar) Associated Press/LaPresse

Si è dimessa la premier del Bangladesh Sheik Hasina. Si è dimessa dopo la carneficina che si sta consumando nelle strade del Paese e mentre il capo dell’esercito Waker-Uz-Zaman ha annunciato in un discorso alla nazione trasmesso dalla televisione di Stato che sarà formato un governo ad interim. Ancora violenza nelle strade e nelle città nelle proteste esplose settimane fa: scaturite dalle manifestazioni degli studenti contro le regole di assunzione nella pubblica amministrazione. Quasi 300 i morti, più di quattrocento i feriti.

Le proteste sono esplose lo scorso 16 luglio, in poco tempo sfociate nel bagno di sangue tra polizia e dimostranti. E diventate sempre più violente. Sono state bloccate strade, autostrade e linee ferroviarie. Il governo ha anche ordinato la chiusura delle scuole e delle università. La premier ha lasciato il palazzo Presidenziale di Dakha, attaccato dai manifestanti. È fuggita dal Bangladesh, è atterrata in India. New Delhi, secondo fonti di intelligence, sarebbe disponibile a offrire all’ex premier “un passaggio sicuro”. Forse a Londra. Hasina, 76 anni, era al potere dal 2009 anche se aveva già ricoperto la carica fra il 1996 e il 2001. Fu il padre, Sheik Mujibur Rahman, a dichiarare l’indipendenza dal Pakistan nel 1971.

“Il Paese ha molto sofferto, l’economia è stata colpita, molte persone sono state uccise”, ha dichiarato il capo dell’esercito nel suo discorso. È tempo di porre fine alla violenza. Se la situazione migliora, non ci sarà bisogno di ricorrere allo stato d’emergenza”. Ha anche assicurato che saranno indagati tutti gli omicidi commessi durante le proteste. “Adesso il compito degli studenti è di restare calmi e di aiutarci”. L’esercito ieri ha annunciato un nuovo coprifuoco, in vigore da ieri sera fino a un termine indefinito.

Gli studenti considerano discriminatorie le regole per le assunzioni nella pubblica amministrazione: il sistema destina il 30% degli impieghi pubblici ai familiari dei veterani della Guerra di Liberazione in Bangladesh nel 1971. Il partito della premier, la Lega Awani, ha capeggiato il Movimento Indipendentista durante la guerra. Secondo diversi osservatori internazionale, oltre che secondo le opposizioni, il governo si è spostato progressivamente verso forme di potere autoritario. Anche un gruppo di relatori delle Nazioni Unite, soltanto lo scorso novembre, ha definito “l’utilizzo del sistema giudiziario come arma per attaccare giornalisti, difensori dei diritti umani e leader della società civile”

Le proteste erano cominciate come mobilitazioni studentesche, le proteste si sono mano mano allargate nonostante la Corte Suprema abbia ridimensionato quel sistema contestato. I dimostranti hanno lanciato una campagna di disobbedienza civile e chiesto le dimissioni della premier. Hanno annunciato di voler marciare oggi sulla capitale. I manifestanti hanno assaltato diverse strutture e appiccato spesso il fuoco, alcuni muniti di armi da taglio e di bastoni. La polizia risponde con gas lacrimogeni. Esplose alcune bombe rudimentali.

5 Agosto 2024

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