Residenti in ostaggio

Manfredi non ascolta neanche la Municipalità: piazza del Plebiscito occupata dai concerti unisce maggioranza e opposizione

Dopo i disagi causati la scorsa estate, saranno 11 i live show organizzati in 19 giorni in uno dei luoghi simbolo della città. La privatizzazione di questo spazio, non solo ha fatto infuriare le opposizioni ma ha anche scatenato la contrarietà di Giovanna Mazzone, Presidente della I Municipalità: "È una follia, saremo in trappola. Su questo il sindaco non ci ha ascoltati. È evidente che ci sono interessi considerati più importanti delle esigenze dei cittadini. E la sovrintendenza?". Contrari alcuni consiglieri comunali, anche tra i banchi della maggioranza

Politica - di Andrea Aversa

16 Aprile 2025 alle 16:22

Condividi l'articolo

Gigi D’Alessio in concerto a Napoli a piazza Plebiscito nel 2024: qual è il piano di traffico disposto dal Comune

La questione dei troppi concerti organizzati in piazza del Plebiscito Napoli è diventata di rilevanza politica. Sullo sfondo della manifestazione Napoli città della musica (in realtà, possiamo chiamarla stadio Diego Armando Maradona e Plebiscito in musica considerato che questi ultimi sono i soli luoghi nei quali sono stati organizzati i live), non si muovono soltanto i malumori dei residenti che vivono tra Santa LuciaChiaia e i Quartieri Spagnoli, non ci sono soltanto gli interessi economici e promozionali ma anche tanti pareri contrari di consiglieri comunali e della I Municipalità, non solo dell’opposizione ma soprattutto della maggioranza.

A settembre Piazza Plebiscito sarà occupata dai concerti

L’aver organizzato di nuovo più di 10 concerti in meno di 20 giorni in piazza del Plebiscito, occupando quello spazio pubblico per un mese intero (settembre, periodo di ripartenza di tutte le attività cittadine), dopo i disagi causati la scorsa estate ai residenti – intrappolati e presi in ostaggio dalla kermesse – ha voluto dire soltanto una cosa: che l’amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi ha messo in secondo piano le necessità e le esigenze dei cittadini, dando priorità agli interessi soprattutto economici, derivanti dagli show.

Residenti in ostaggio e in trappola: il sindaco Manfredi ha mentito ai cittadini

L’azione spregiudicata del primo cittadino, però, ha avuto l’onore di aver unito maggioranza e opposizione, almeno in sede della I Municipalità. Nonostante qui la maggioranza politica sia dello stesso colore di quella che governa da Palazzo San Giacomo, la presidente Giovanna Mazzone ha espresso a l’Unità tutta la sua contrarietà, rispetto alla decisione del Comune di aver organizzato nuovamente tutti questi concerti al Plebiscito. La sua voce si è aggiunta a quella di altri consiglieri, della maggioranza e dell’opposizione, tutti d’accordo nel sostenere le istanze dei residenti. Questi ultimi saranno vittime di caos, traffico, smog, sporcizia e inquinamento acustico. Inoltre, è molto probabile che la zona in cui abitano non godrà dei tanti soldi che l’amministrazione incasserà grazie agli spettacoli.

Le criticità e le proposte

Abbiamo raccolto i pareri trasversali anche di alcuni consiglieri comunali, altri ai quali ci siamo rivolti non ci hanno risposto. I temi principali che sono stati tirati in ballo hanno riguardato: lo sviluppo di un piano di traffico, “specifico e speciale, l’implementazione di servizi igienici e di pulizia, il garantire la sicurezza con spostamenti rapidi delle ambulanze presenti sul posto, la delocalizzazione dei grandi eventi, investendo in nuove strutture (chissà entro quanto tempo saranno realizzate) e ripristinando e attrezzando quelle esistenti.

È scontro politico: non solo le opposizioni in disaccordo con il sindaco Manfredi

Una serie di eventi del genere, in pochi giorni e in un luogo come piazza del Plebiscito, è una follia – ha dichiarato Mazzone -. Più volte l’ho fatto presente personalmente al sindaco ma non sono stata ascoltata. Una tale privatizzazione di questo spazio mi preoccupa. Tra cantieri aperti e lavori, sarà un mese di settembre atroce per chi vive qui. i troviamo di fronte ad eventi a pagamento, il cui accesso non sarà garantito a tutti. Quindi ne beneficeranno solo coloro che acquisteranno i biglietti, tutti gli altri saranno solo colpiti dai disagi. Non mi meraviglierei se qualcuno decidesse di organizzare manifestazioni di protesta. Ma mi chiedo: la Sovrintendenza batterà un colpo?“.

La I Municipalità: maggioranza e opposizioni unite contro la privatizzazione della piazza

Il Consigliere della I Municipalità Fabrizio D’Onofrio (gruppo di maggioranza Movimento 5 Stelle) ha affermato: “Abbiamo chiesto anche noi al sindaco di limitare il numero dei concerti a piazza del Plebiscito. Speravamo di aver ottenuto qualche risultato, poi ci siamo trovati di fronte ad una programmazione quasi uguale a quella dello scorso anno. Conosciamo le problematiche che colpiranno i residenti e ci muoveremo affinché vengano ascoltate le loro dimostranze. Siamo anche consapevoli del fatto che l’uso della piazza è esclusivo del Comune, quindi noi come Municipalità possiamo fare ben poco e sul tema dobbiamo subire le decisioni dell’amministrazione centrale“.

Il Consiglio comunale: le dichiarazioni di alcuni consiglieri della maggioranza

Anche alcuni consiglieri comunali, vicini alla maggioranza guidata da Manfredi, hanno espresso la loro opinione contraria. Ha detto Sergio D’Angelo (gruppo Napoli solidale): “Non mi convince l’idea di dover sacrificare parte della città. La piazza dovrebbe essere concessa solo eccezionalmente e possibilmente non per concerti a pagamento. Bisognerebbe essere più cauti nel valutare i vantaggi“. Più ‘diplomatico’ Gennaro Demetrio Paipais (gruppo di maggioranza ‘Manfredi sindaco‘): “Penso che vada rivisto il piano traffico durante i grandi eventi non soltanto a Piazza Plebiscito ma anche allo Stadio Maradona.

Tant’è che ho depositato una richiesta all’attenzione dell’Assessorato ai Trasporti per la linea 1 ed a Ferrovie dello Stato per la linea 2 di apertura di tutta la notte della metropolitana. Di talché, i tanti cittadini potrebbero raggiungere Piazza Plebiscito utilizzando le fermate di Toledo o Municipio. Questi eventi consentono di raccontare Napoli in tutto il mondo e generano un indotto turistico nei settori alberghieri, extralberghieri, di ristorazione e tanto altro. Se la mia richiesta dovesse essere accolta, tanti residenti non si sentirebbero ostaggio della città“.

Diverso il parere di Luigi Carbone (gruppo Europa verde): “Io credo che piazza del plebiscito debba ospitare 3/4 manifestazioni l’anno, di valore internazionale, come il capodanno, e qualche altro sparuto evento che può sopraggiungere nella programmazione annuale e che sia ritenuto di grande risonanza, di quelli magari sponsorizzati e quindi gratuiti per la cittadinanza. Sono per delocalizzarli dal centro perché comprendo le difficoltà dei residenti e dei commercianti per l’intaso che generano questi eventi. La verità è che a Napoli in questo momento manca un luogo deputato a questo genere di eventi e l’amministrazione teme di perdere competitività a non fornire alternativa ai grandi gruppi che si propongono per esibirsi in città: in questa direzione è buona l’intuizione di costruire il nuovo palaconcerti al centro direzionale.

Le parole di Catello Maresca

Abbiamo da sempre proposto la delocalizzazione degli eventi alla Mostra d’Oltremare e nelle periferie – ha puntualizzato il Consigliere Catello Maresca (del ‘Gruppo Maresca‘ che sta all’opposizione) –Invece, l’amministrazione Manfredi, incapace di attivare un piano di recupero per questi siti, continua a scegliere la soluzione più semplice e scontata con gravi disagi per i residenti e per l’intera circolazione stradale e ripercussioni sulla viabilità di tutta la città. Anche Agnano con le sue terme, posto meraviglioso ed accogliente, versa nelle stesse condizioni. Segno evidente di una complessiva mancanza di prospettiva. E a pagare sono sempre i napoletani“.

I Municipalità: la voce delle opposizioni

Tornando alla I Municipalità, le opposizioni sono unite e d’accordo: piazza del Plebiscito deve essere liberata. Giuseppe Tuccillo, consigliere del gruppo ‘De Giovanni Presidente‘, ha dichiarato: “Durante tali manifestazioni, la piazza viene completamente transennata e resa pressoché inaccessibile. La viabilità ordinaria subisce gravi ripercussioni, in particolare lungo via Cesario Console e via Santa Lucia. I residenti, pur essendo nel pieno diritto di rientrare nelle proprie abitazioni, si trovano spesso costretti a lunghe attese ai varchi, non sempre ben presidiati né chiaramente segnalati.

Sul piano pedonale – ha continuato Tuccillo la situazione non è meno critica: l’impossibilità di attraversare la piazza impedisce il collegamento diretto tra via Toledo, piazza Trieste e Trento e via Santa Lucia, obbligando i cittadini a percorsi alternativi lunghi e disagevoli. Il protrarsi delle attività legate ai concerti,  prove, soundcheck, eventi veri e propri, dà luogo a un sensibile inquinamento acustico, che compromette la tranquillità della zona, specie nelle ore serali e notturne.

La mancanza di servizi igienici adeguati, spesso ridotti a pochi bagni chimici mal distribuiti, genera episodi di degrado urbano nelle strade adiacenti, mentre l’elevata affluenza di pubblico determina un netto incremento dei rifiuti, che sovraccarica il sistema di raccolta e lascia l’area in condizioni indecorose. Desta preoccupazione anche la questione dell’accessibilità ai mezzi di soccorso: la presenza di barriere, palchi, transenne e strutture temporanee può costituire un ostacolo rilevante in caso di emergenze sanitarie o di pubblica sicurezza. 

Sulla stessa lunghezza d’onda Forza Italia che si è espressa attraverso le affermazioni dei consiglieri Domenico Addattilo e Ilaria Mele: “Per fare tutti questi concerti in una piazza come quella del Plebiscito, è necessario pensare alle molteplici conseguenze che tali eventi comportano. Lo scorso anno non è stato predisposto un piano traffico a norma e soprattutto non sono state date per tempo comunicazioni ai residenti. Questi ultimi si sono trovati all’improvviso nel caos, con la zona del tutto bloccata. Da anni diciamo all’amministrazione di puntare sulla delocalizzazione dei grandi eventi.

Ci sono strutture che andrebbero recuperate e altre sulle quali si potrebbe investire. E non dimentichiamo i tanti cantieri aperti e lavori in corso che ci sono in città. Questo renderà ancora più caotica la viabilità. Caldo e smog colpiranno i residenti e i cittadini i cui interessi passano in secondo piano. La verità è che l’attuale maggioranza in Municipalità si batte poco sul tema perché dello stesso colore politico della maggioranza che governa il Comune. 

Invece, Fabiana Sciarelli del gruppo Misto, ha posto l’attenzione sugli aspetti economici e sugli incassi generati dall’affitto della piazza. “Se questi soldi – ha detto il Consigliere – tornassero a disposizione del territorio potremmo anche fare un sacrificio. Ad esempio, queste risorse si potrebbero utilizzare per rendere più vivibile la zona, con interventi per le scale dell’ascensore di Chiaia, per la pavimentazione di via Chiaia, per pulire la parte del colonnato di piazza del Plebiscito. Ma – ha concluso Sciarelli questo puntualmente non è accaduto, anzi, i concerti sono aumentati ma alcune criticità della zona sono rimaste più o meno le stesse. Quindi è più che comprensibile che i residenti e i cittadini si lamentino“.

16 Aprile 2025

Condividi l'articolo