Il presidente-ombra Usa
Musk a ruota libera, chiede l’uscita degli Usa dalla Nato e minaccia Kiev: “Se spengo Starlink l’Ucraina collassa”

Elon Musk fa e disfa a suo piacimento, intestandosi il ruolo di “picconatore” per conto di Donald Trump. L’imprenditore, presidente-ombra degli Stati Uniti, ha utilizzato come sempre il suo profilo X per accendere i riflettori sui rapporti ai minimi termini tra Washington e quelli che dovrebbero essere i suoi alleati, dall’Europea alla Nato, fino all’Ucraina che da tre anni fronteggia l’aggressione russa.
Sul suo social network dunque Musk minaccia e poi fa marcia indietro, insulta ministri e Paesi, in un comportamento senza limiti.
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Si parte della Nato, l’Alleanza Atlantica che Trump vede ormai come un peso, sia politico che economico. Musk è ovviamente d’accordo e ad un utente che gli chiedeva su X di abbandonarla risponde così: “Dovremmo proprio farlo, non ha senso che l’America paghi per la difesa dell’Europa”.
Ma è solo l’inizio. Non contento Musk ha aggiunto che il suo sistema satellitare Starlink è una delle poche ancore di salvezza rimaste a Kiev, perché senza non potrebbe più difendersi dall’invasione russa. “Tutta la loro prima linea crollerebbe, se lo spegnessi. Ciò che mi fa star male sono anni di massacri in una situazione di stallo che l’Ucraina perderà inevitabilmente. Chiunque ha veramente a cuore la questione, riflette con serietà e vuole che questo tritacarne si fermi. Pace adesso”, il suo messaggio.
Parole che hanno spinto il ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski, marito dell’analista americana Anne Applebaum e responsabile della politica estera di un Paese che condivide con l’Ucraina centinaia di chilometri di confine, a insorgere e a ricordare che il governo di Varsavia paga i servizi Starlink per l’Ucraina: “A parte l’etica di minacciare la vittima di un’aggressione, se si dimostrerà un fornitore inaffidabile saremo costretti a cercarne altri”.
Parole che hanno innescato una incredibile rissa virtuale, con Musk che ha insultato apertamente Sikorski: “Stai zitto, ometto. Paghi una piccola parte del costo. E non c’è niente che possa sostituire Starlink”, le parole del miliardario sudafricano.
Soltanto ore dopo Musk, forse spinto da Trump, ha parzialmente ritratto quanto detto su Starlink: “Per essere estremamente chiari, non importa quanto io non sia d’accordo con la politica ucraina, Starlink non spegnerà mai i suoi terminali. Sto semplicemente affermando che, senza Starlink, le linee ucraine collasserebbero, poiché i russi possono bloccare tutte le altre comunicazioni! Non faremo mai una cosa del genere né la useremmo come merce di scambio”, ha sottolineato il Ceo di Tesla.
Le parole di Musk hanno aperto un fronte politico anche in Italia. Il post con cui l’imprenditore ha minacciato di privare l’Ucraina del sistema Starlink ha provocato la reazione della segretaria del Pd Elly Schlein, in prima linea come tutta l’opposizione contro il ddl Spazio recentemente approvato alla Camera.
“Musk sta dimostrando che l’unica cosa che vuole è estendere il proprio impero economico, anche se questo vuol dire farlo sulla pelle di un popolo aggredito che in queste ore sta subendo l’ennesima offensiva. Come fa Giorgia Meloni a voler consegnare le chiavi della sicurezza nazionale italiana a Musk anche dopo aver sentito le sue ultime gravissime parole? Il governo cambi subito rotta e sul ddl Spazio non si faccia dettare la linea da Musk. Senza una rete satellitare europea efficiente e competitiva la difesa europea non potrà mai esistere”, le accuse della leader Dem.