Il conflitto in Ucraina

Trump dai due volti, minaccia sanzioni contro Mosca e poi ricuce: “Più facile trattare con loro che con Kiev”

Esteri - di Redazione

8 Marzo 2025 alle 09:09

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AP Photo/Ben Curtis
AP Photo/Ben Curtis

Il doppio volto di Donald Trump. Col solito comportamento “ambiguo” il presidente degli Stati Uniti ha trascorso la giornata di venerdì a mandare messaggi contrastanti al presunto nemico, ovvero la Russia di Vladimir Putin, rea dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio di tre anni fa.

Per la prima volta infatti, tramite il suo social Truth, Trump ha apertamente minacciato il Cremlino. Una mossa per certi versi obbligata dopo i durissimi bombardamenti russi sull’Ucraina. Per questo il tycoon aveva affermato che la Casa Bianca sta “prendendo fortemente in considerazione” di imporre contro Mosca sanzioni “su ampia scala”, anche sul settore bancario, oltre a dazi, finché non si giunga a un cessate il fuoco e a un accordo di pace per l’Ucraina.

A dargli manforte il segretario del Tesoro Scott Bessent, che parlando all’Economic Club di New York ha definito “deboli” le sanzioni imposte dall’amministrazione Biden, legate alla “paura che aumentassero i prezzi dell’energia in America”, mentre Trump e il nuovo corso Usa non avrebbero difficoltà a rafforzarle se “dovessero servire come leva negoziale”.

Eppure dopo poche ore, di fronte ad una platea di giornalisti selezionati nello Studio Ovale della Casa Bianca, Trump ha compiuto un deciso retrofront cambiando nuovamente strategia.

È qui che Trump torna ad essere una sorta di “best buddy” dell’autocrate del Cremlino. Ai giornalisti Trump ha rivelato di “credere a Putin”. “Trovo che sia molto più difficile trattare con Kiev – ha aggiunto -, e loro non hanno le carte”, tornando sulle stesse parole pronunciate ospitando Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, in quell’incontro che aveva sancito la clamorosa spaccatura tra (ex?) alleati.

Al contrario “è molto  più semplice trattare con la Russia, il che è strano perché hanno tutte le carte in mano. Ho sempre avuto un buon rapporto con lui, penso che sarà molto più generoso di quanto dovrebbe esserlo”, si lascia andare Trump su Putin.

Il tycoon ha confermato che non invierà altre armi a Kiev: “Non do le armi perché non so se vogliono fare la pace. Devo sapere che vogliono un accordo. Io sto agendo solo perché voglio la pace, voglio fermare i morti”. Anche perché, ha ribadito come già aveva anticipato nell’incontro di venerdì scorso con Zelensky, “questo affare potrebbe finire con la Terza guerra mondiale”.

di: Redazione - 8 Marzo 2025

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