Prognosi ancora riservata

Papa Francesco: due insufficienze respiratorie acute e un broncospasmo, ma è vigile e collaborante

L'ultimo bollettino della sala stampa vaticana: "Ripresa la ventilazione meccanica non invasiva"

News - di Redazione Web

3 Marzo 2025 alle 21:24

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A crucifix is seen in front of the windows of the ward where Pope Francis is hospitalized at the Agostino Gemelli Polyclinic, in Rome, Italy, Sunday, March 2, 2025. (AP Photo/Andrew Medichini)
A crucifix is seen in front of the windows of the ward where Pope Francis is hospitalized at the Agostino Gemelli Polyclinic, in Rome, Italy, Sunday, March 2, 2025. (AP Photo/Andrew Medichini)

Ritorna la preoccupazione dopo sulle condizioni di Papa Francesco, ricoverato al Policlinico “A. Gemelli” di Roma dallo scorso 14 febbraio a causa di una polmonite bilaterale. Secondo l’ultimo bollettino della Sala Stampa Vaticana, il Pontefice ha sofferto due episodi di insufficienza respiratoria acuta. Bergoglio risulta comunque essere vigile e collaborante.

“Nella giornata odierna, il Santo Padre ha presentato due episodi di insufficienza respiratoria acuta, causati da importante accumulo di muco endobronchiale e conseguente broncospasmo. Sono pertanto state eseguite due broncoscopie con necessità di aspirazione di abbondanti secrezioni”, si legge il Bollettino medico serale. Nel pomeriggio è “ripresa la ventilazione meccanica non invasiva. Il Santo Padre è sempre rimasto vigile, orientato e collaborante”.

Le crisi risalgono a diverse ore prima della pubblicazione del bollettino. Già venerdì pomeriggio Francesco aveva sofferto una crisi, i medici avevano parlato della necessità di un’osservazione di 24-48 ore per capire se il broncospasmo, con relativa inalazione di liquido, avesse provocato ulteriori danni ai polmoni. L’accumulo di muco e una conseguenza normale per la malattia che ha colpito il Papa.

Papa Francesco non ha potuto recitare l’Angelus per tre domeniche. Ha mandato un messaggio scritto ai fedeli: “Avverto nel cuore la benedizione che si nasconde dentro la fragilità, perché proprio in questi momenti impariamo ancora di più a confidare nel Signore; allo stesso tempo, ringrazio Dio perché mi dà l’opportunità di condividere nel corpo e nello spirito la condizione di tanti ammalati e sofferenti”.

3 Marzo 2025

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