Ottenuta l'estradizione

In carcere l’ex brigatista che non ha ucciso nessuno e libero il killer libico

Quello che più colpisce in questa vicenda è il “petto in fuori” dei ministri, allegri e orgogliosi di portare in carcere un signore di 74 anni che col terrorismo davvero ha avuto poco a che fare....

Giustizia - di Piero Sansonetti

2 Marzo 2025 alle 11:00

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In carcere l’ex brigatista che non ha ucciso nessuno e libero il killer libico

L’Argentina ha deciso che Leonardo Bertulazzi, ex militante delle Br (che non ha mai né ucciso né ferito nessuno) può essere estradato. Ha 74 anni. Vive in Argentina da quasi mezzo secolo. I reati che gli sono stati contestati risalgono al 1977, quando il presidente Milei, che ha guidato l’operazione estradizione, andava in seconda elementare.

Lo scalpo di Bertulazzi è considerato particolarmente importante per il governo italiano. Il quale immagina che possa essere gettato alla folla, questo scalpo, per rassicurare sull’anima forcaiola del centrodestra, visto che qualcuno lo sospetta di pensieri garantisti. E per ottenerlo – lo scalpo – il ministro Nordio si è dato un gran da fare. Una decina di giorni fa ha ricevuto il ministro della Giustizia argentino e ha fatto pressione per ottenere l’estradizione. Con successo. Da quando è ministro questa forse è l’unica cosa che gli è riuscita.

Gli argentini in tutti questi anni avevano dato asilo politico a Bertulazzi, per la semplice ragione che in moltissimi paesi del mondo non vengono riconosciuti come regolari molti dei processi tenuti in Italia durante gli anni di piombo. Non venivano rispettati i diritti della difesa e si usava la tortura. Ma di questo è inutile parlare perché si va contro un muro di gomma: né la magistratura né la politica vogliono sentir parlare di quegli anni e rimettere in discussione la condotta dello Stato. Si potrebbe invece parlare della follia di voler mettere in prigione una persona per un presunto reato commesso mezzo secolo fa. In quasi tutti i paesi del mondo esiste la prescrizione della pena. Ed esiste anche da noi, ma scatta solo dopo la sentenza definitiva, e siccome la giustizia è lenta la sentenza definitiva è arrivata più di 20 anni dopo il reato.

Quello che più colpisce in questa vicenda è il “petto in fuori” dei ministri, allegri e orgogliosi di portare in carcere un signore di 74 anni che col terrorismo davvero ha avuto poco a che fare. E mettono in fuori questo petto, e sorridono orgogliosi, appena pochi giorni dopo avere organizzato l’evasione di un assassino seriale, torturatore, stupratore, ricattatore, trafficante di esseri umani, come Osama Almasri, tagliagole libico sottratto con dei sotterfugi alla giustizia internazionale e portato in Libia con un jet di Stato. Ma che cosa avranno dentro la coscienza questi signori? Ma come le pensano, in piena allegria, queste canagliate?

2 Marzo 2025

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