Sfuma l'estradizione
Chi è Leonardo Bertulazzi, l’ex brigatista liberato in Argentina
Arriva un altro stop dall’Argentina dove la sezione istruttoria della Cassazione la magistratura più alta ha ribadito che Bertulazzi è un rifugiato politico. A questo punto difficilmente sarà estradato nonostante le pressioni sicuramente esercitate da Giorgia Meloni nel recente incontro con Milei a Buenos Aires.
Giustizia - di Frank Cimini
È libero in Argentina l’ex militante delle Brigate Rosse Leonardo Bertulazzi arrestato l’agosto scorso su richiesta del governo italiano che ne chiede l’estradizione e poi trasferito ai domiciliari. Lo ha deciso la Cassazione accogliendo il ricorso dei difensori spiegando che il cittadino italiano gode ancora dello status di rifugiato ottenuto 20 anni fa, vive da tempo in Argentina nella stessa casa di cui è proprietario.
Insomma sembra avviato all’ennesimo flop il tentativo dello Stato italiano, con governi di diverso colore, di artigliare in giro per il mondo persone ritenute responsabili di fatti avvenuti circa mezzo secolo fa. La Cassazione argentina ha definito “arbitrarie” e “dogmatiche” le considerazioni che recentemente avevano portato i giudici di primo e secondo grado a negare la liberazione. Bertulazzi in Italia era stato condannato a 27 anni di reclusione per il rapimento dell’armatore Pietro Costa che fu liberato dietro il pagamento di un riscatto di un miliardo e mezzo di lire. Una parte di quei soldi fu usata per comprare la casa di via Montalcini a Roma dove fu tenuto prigioniero Aldo Moro. Questa circostanza era stata usata l’estate scorsa da politici e giornali italiani per cercare di coinvolgere Bertulazzi nel caso Moro. Ma quando lo statista democristiano venne rapito Bertulazzi aveva un alibi di ferro trovandosi in carcere.
L’ex militante di Lotta Continua a Genova era stato dichiarato rifugiato politico a Buenos Aires a ottobre del 2004 e rimasto libero fino all’estate scorsa. Lo status di rifugiato è dovuto al fatto che Bertulazzi era stato condannato per il sequestro Costa banda armata e associazione sovversiva in contumacia condizione non ammessa dalle norme argentine. Si tratta dello stesso principio in base al quale era fallita in Francia nel 2021 l’operazione Ombre Rosse architettata dall’allora ministro Marta Cartabia e ispirata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il giorno del rientro in Italia di Cesare Battisti aveva annunciato: “E adesso gli altri…”.
Dopo il fallimento dell’operazione francese arriva un altro stop dall’Argentina dove la sezione istruttoria della Cassazione la magistratura più alta ha ribadito che Bertulazzi è un rifugiato politico. A questo punto difficilmente sarà estradato nonostante le pressioni sicuramente esercitate da Giorgia Meloni nel recente incontro con Milei a Buenos Aires.