Caos a Bucarest

Romania, fermato il candidato di estrema destra Georgescu: l’inchiesta sui finanziamenti russi alla sua campagna

Esteri - di Redazione

26 Febbraio 2025 alle 15:27

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Calin Georgescu
Calin Georgescu

Calin Georgescu, leader dell’estrema destra romena filo-russa e vincitore a sorpresa lo scorso novembre del primo turno delle elezioni presidenziali, annullate poi dalla Corte Costituzionale di Bucarest per le influenze russe sul voto in suo favore, è stato fermato e sottoposto ad interrogatorio dalla polizia.

I pubblici ministeri hanno infatti emesso nei suoi confronti un mandato di arresto nell’ambito di una maxi inchiesta che vede coinvolte 27 persone, accusate a vario titolo di “azioni contro l’ordine costituzionale e falso nelle dichiarazioni riguardanti il finanziamento della campagna elettorale”.

Georgescu, che è tra i candidati alle nuove Presidenziali convocate il prossimo 4 maggio, è stato fermato mentre era in auto nel traffico per essere condotto in procura per essere interrogato dai giudici, che hanno contestualmente dato il via libera ad una serie di perquisizioni nelle abitazioni dei suoi più stretti collaboratori.

Secondo quanto emerso nel corso delle perquisizioni sono state trovate ingenti somme di denaro, armi e munizioni: 900mila euro sono stati rinvenuti nella casa di Horatiu Potra, bodyguard di Georgescu, già collegato al Gruppo Wagner, che nascondeva in una stanza segreta un vero e proprio arsenale composto pistole, mitragliatrici, granate e armi da lancio.

A raccontare le circostanze del fermo è stato lo stesso leader ultranazionalista romeno. “Circa 30 minuti fa, il sistema lo ha fermato nel traffico ed è stato fermato per un interrogatorio presso l’ufficio del Procuratore generale. Dov’è la democrazia, dove sono i partner che devono difendere la democrazia?”, si legge nel post pubblicato sull’account di Georgescu.

Il candidato dell’ultradestra è stato rilasciato dopo diverse ore: è stato posto sotto controllo giudiziario per 60 giorni, durante i quali non potrà lasciare il Paese e non potrà comunicare con le altre persone coinvolte nel caso.

L’arresto avvenuto oggi di Georgescu è l’apice di una tensione crescente e del caos politico in cui è sprofondato il Paese dallo scorso novembre, quando Georgescu vinse a sorpresa il primo turno delle elezioni presidenziali: due settimane dopo avrebbe dovuto affrontare al secondo turno la riformista liberale Elena Lasconi, voto però annullato dalla Corte Costituzionale dopo la scoperta di una presunta operazione russa volta a influenzare il risultato in favore proprio di Georgescu.

Annullamento del voto fortemente criticato da oltreoceano. JD Vance, vicepresidente Usa, alla recente Conferenza di Monaco sulla sicurezza aveva pubblicamente criticato la Romania per la decisione di annullare l’esito del primo turno delle presidenziali, ma lo stesso aveva fatto anche il presidente-ombra di Donald Trump, quell’Elon Musk che sul suo social X ha più volte pubblicato messaggi in favore di Georgescu.

di: Redazione - 26 Febbraio 2025

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