La segretaria dem
Schlein: “Governo Meloni? In difficoltà su tutto, attacca i magistrati per sviare l’attenzione”
"Lontano dalla propaganda: calo della produzione industriale, salari più bassi d'Europa, bollette che aumentano, liste d'attesa lunghe. Il Pd è e deve essere plurale, ma non deve più perdere la chiarezza delle posizioni che assume"
News - di Redazione Web

Per Elly Schlein la premier Meloni deve chiarire quello che è successo sul caso Almasri, i ministri Piantedosi e Nordio si sono contraddetti, è una vergogna la mancata adesione dell’Italia al documento contro le sanzioni USA alla Corte Penale Internazionale, l’attacco “violento” ai magistrati è gravissimo. “Credo sia anche una strategia per sviare l’attenzione”, ha dichiarato la segretaria del Partito Democratico in un’intervista a Il Corriere della Sera.
“Lontano dalla propaganda del governo c’è il calo della produzione industriale che va avanti da 22 mesi. I salari più bassi d’Europa, le bollette che aumentano per imprese e famiglie, le liste d’attesa così lunghe da rendere inefficace la prevenzione. Lavoratori e lavoratrici sono alle prese con treni sempre in ritardo che rubano ore ai pendolari. Mentre il ministro ai Trasporti Salvini, il peggiore della storia repubblicana, parla di tutto tranne che del tema di sua competenza. Se il governo prova a distrarre l’attenzione, individuando un nemico nuovo al giorno, è per sfuggire questi problemi. È di questo che noi parliamo con gli italiani”.
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Quel “dualismo blando” di cui si parla da mesi, sembra essere anche quello impantanato, inoffensivo. I sondaggi sono bloccati da tempo. Fratelli d’Italia e Partito Democratico guidano le rispettive maggioranza e opposizione senza alcun rischio per le loro leadership. Appare però a tratti incolmabile quel gap di una decina di punti percentuali di distacco tra il Partito Democratico e quello della Presidente del Consiglio. Per Schlein la vittoria è possibile ma “non li batteremo inseguendoli sul terreno che scelgono per stare comodi: giustizia, immigrazione, sicurezza“.
Per la segretaria dem non c’è dubbio che Meloni, forte del suo rapporto stretto con Elon Musk, stia posizionando l’Italia al fianco di Trump nello scacchiere internazionale, “nel disegno delle destre nazionaliste di attaccare il principio per cui la legge vale per tutti. Cosicché ricchi e potenti come Musk possano scegliersi il loro giudice”. Ha definito il piano di Trump su Gaza “un insulto al diritto internazionale e alla dignità di quel popolo. Gaza appartiene ai palestinesi. Per questo abbiamo insistito che anche l’Italia come la Spagna e altri paesi riconoscesse lo stato di Palestina. Pretendiamo una posizione chiara del governo contro il disegno di Trump”.
E a proposito delle divisioni all’interno del Partito Democratico: “Il Pd è il partito che discute di più. Fa congressi veri. Riunisce gli organi. E tanti iscritti e militanti lo riconoscono e ci ringraziano per lo sforzo unitario. Il Pd è e deve essere plurale, ma non deve più perdere la chiarezza delle posizioni che assume”.