Il report dell'orrore
Bimbi torturati e marchiati a fuoco, abusi sessuali e violenze psicologiche: l’inferno degli ostaggi israeliani prigionieri di Hamas a Gaza
I minori costretti a guardare il massacro del 7 ottobre e ad avere rapporti intimi, donne denudate e usate dai miliziani, reclusi legati e lasciati per giorni al buio e senza cibo, detenuti che hanno visto la morte dei propri compagni, nessuna cura medica e interventi senza anestetici: il rapporto del Ministero della Salute di Israele e la relazione scritta per Alice Edwards, la relatrice speciale sulla tortura nominata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite
Esteri - di Andrea Aversa
Mentre la guerra a Gaza continua e la tregua per il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi israeliani sembra non arrivare mai, sono state rese pubbliche alcune parti del rapporto che il Ministero della Salute d’Israele ha inviato ad Alice Edwards, la relatrice speciale sulla tortura nominata dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Secondo quanto riportato da Israele.net, in questa prima relazione sono state documentate violenze e abusi che i terroristi di Hamas hanno perpetrato ai danni degli uomini, donne e bambini israeliani rapiti il 7 ottobre 2023 e imprigionati nei tunnel della Strisicia.
L’inferno degli ostaggi israeliani prigionieri di Hamas a Gaza: il rapporto del Ministero della Salute israeliano per l’Onu
Il report è stato strutturato dopo mesi e mesi di indagini e raccolta di prove e soprattutto di testimonianze. Queste ultime sono state rese dagli ostaggi rilasciati e tornati a casa. Al momento sarebbero ancora prigioniere circa 100 persone, di cui almeno 35 – secondo l’esercito israeliano – sarebbero morte. La società civile israeliana non ha mai smesso di manifestare contro il governo Netanyahu per la liberazione degli ostaggi. Per il raggiungimento di un accordo con Hamas che possa portare la pace a Gaza e la sicurezza in Israele. Per chiedere all’esecutivo di fare di più, anche per le famiglie degli ostaggi stessi. Ma la sofferenza di parenti e amici dei prigionieri rimasti nelle mani degli islamisti sta passando in secondo piano rispetto agli obiettivi militari, politici e strategici delle potenze che hanno un ruolo dominante in Medio Oriente.
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Bimbi torturati e marchiati a fuoco, abusi sessuali e violenze psicologiche
Nel rapporto è stato scritto di bambini torturati e marchiati a fuoco. Di minorenni costretti ad avere rapporti sessuali in pubblico. Di donne fatte spogliare e poi abusate sessualmente. Di persone legate e lasciate al buio e senza cibo per giorni. Di uomini, donne e bambini costretti a guardare le violenze che i miliziani di Hamas hanno causato quel maledetto 7 ottobre. Di persone ferite e lasciate senza assistenza sanitaria e di interventi medici eseguiti senza anestetici. Di prigionieri che hanno assistito all’esecuzione dei loro compagni in ostaggio e poi uccisi. Tutto ciò senza considerare i traumi psicologici che sta affrontando chi ha avuto la fortuna di fare ritorno a casa dalla propria famiglia. Sempre chi una casa e un familiare ce l’aveva ancora.