La giornata della Memoria

L’antisemitismo che torna, con le sue mille maschere

Alla fine della giornata conteremo le svastiche associate alla stella di David e quante volte si è gridato alla cospirazione giudaica

Cronaca - di Iuri Maria Prado

27 Gennaio 2024 alle 16:30

Condividi l'articolo

L’antisemitismo che torna, con le sue mille maschere

Vedremo oggi quante altre stelle disegnate sulle case degli ebrei. Quante altre svastiche associate alla Stella di David. Sentiremo quanti altri strilli si leveranno a denuncia della cospirazione giudaica.

E vedremo domani sui giornali, in televisione e sui social quante di quelle evidenze saranno sottaciute, negate, minimizzate, contestualizzate. Perché è noto, come insegna certa accademia, che la vergogna di certe manifestazioni è tutta da discutere: “it depends on the context”, dipende dal contesto.

E se servisse (non serve) una riprova del fondo genuinamente antisemita forse non di tutte, ma di buona parte delle rimostranze anti-israeliane, eccola: che esse decidono di sfogarsi esemplarmente oggi, nel Giorno della Memoria, vale a dire durante la celebrazione che ricorda il compimento della più mostruosa opera di sterminio di un popolo dopo una persecuzione plurimillenaria.

È una riprova superflua perché solo per inescusabile superficialità o per profonda malafede era possibile non riconoscere quel sigillo – il sigillo antisemita – nelle proteste che in nome della pace non reclamavano l’obbligo di Israele di non infierire indiscriminatamente sui civili, ma il dovere di Israele di cessare di esistere “dal fiume al mare”.

Un dovere il cui adempimento era intimato mentre ai margini di quelle manifestazioni erano incediate le sinagoghe e devastati i cimiteri ebraici, mentre il giudizioso professore di un liceo romano metteva a tema la capacità di uno studente ebreo di rendersi conto di appartenere a una schiatta sterminatrice, mentre le comunità ebraiche dell’Europa che fu della Shoah raccomandavano alla propria gente di non farsi riconoscere.

E mentre nell’Italia che fu delle leggi razziali – vergate e applicate senza l’insorgere di nessuna “resistenza” – l’unica manifestazione a denuncia della rimonta antisemita è stata organizzata dalle stesse comunità ebraiche, con la mera adesione (organizzarla loro, figurarsi) dei partiti politici: e nemmeno di tutti, peraltro.

Vedremo oggi, nel Giorno della Memoria, quanto è veramente cambiata l’Italia che stava a guardare mentre gli ebrei erano caricati sui carri bestiame. Vedremo oggi quanto l’antisemitismo contraffatto in spirito umanitario sarà denunciato per quel che è. Vedremo oggi quanto l’antisemitismo inconsapevole saprà riconoscersi e prendere le distanze da sé stesso.

27 Gennaio 2024

Condividi l'articolo