Il killer italo-americano

Chi è Luigi Mangione, killer di Brian Thompson: studente dell’Ivy League, il “manifesto” e la citazione di Unabomber

Esteri - di Redazione

10 Dicembre 2024 alle 10:32

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Chi è Luigi Mangione, killer di Brian Thompson: studente dell’Ivy League, il “manifesto” e la citazione di Unabomber

Uno studente modello, di buona (e ricca) famiglia, trasformatosi in killer a sangue freddo. È l’identikit di Luigi Mangione, 26enne del Maryland di chiare origini italiane, arrestato ad Altoona, Pennsylvania, mentre mangiava in un McDonald’s: è lui per la polizia il giovane incappucciato che mercoledì 4 dicembre ha ucciso con una pistola silenziata, davanti l’Hilton Hotel di Manhattan a New York, il Ceo della compagnia assicurativa United Healthcare Brian Thompson.

L’arresto nel McDonald’s

Cinque giorni dopo, a quasi 300 miglia di distanza dalla ‘Grande Mela’, un dipendente del McDonald’s dove stava facendo colazione ha avuto il dubbio che fosse lui il ragazzo ricercato dall’Fbi, che aveva anche offerto una lauta taglia: il blitz è stato rapido, Mangione non ha opposto resistenza ed è stato arrestato.

I documenti e la pistola 3D

Il 26enne di origini italiane con sé aveva il documento falso del New Jersey che aveva usato per registrarsi nell’ostello dove aveva dormito a New York, dove era arrivato il 24 novembre scorso per preparare l’omicidio di Thompson, ma anche altre tre documenti, tra cui quello vero, e una “ghost gun”, una pistola costruita tramite una stampante 3D, assieme al silenziatore: i test forensi accerteranno se si tratta dell’arma del delitto.

Il “manifesto” di Mangione

Ma Mangione con sé aveva anche un documento di tre pagine che rappresenta una sorta di “manifesto” dell’omicidio, chiarendo le “ragioni” dietro il suo gesto. Che la morte di Thompson sia dovuta ad un movente “politico” era apparso evidente già dalle parole incise sui tre bossoli trovati sulla scena del delitto: “deny” (negare), “depose” (deporre) e “defend” (difendere), a richiamare un libro del 2010 critico nei confronti delle compagnie assicuratrici dal titolo “Delay, Deny, Defend: Why Insurance Companies Don’t Pay Claim and What You Can Do About”, ovvero “Ritardare, negare, difendere: perché le compagnie assicurative non pagano i risarcimenti e cosa si può fare”, scritto da Jay M. Feinman, esperto di diritto assicurativo.

Il “manifesto” accusa le assicurazioni sanitarie e il capitalismo che le governa di uccidere i pazienti più deboli: “Questi parassiti se la sono cercata. Mi scuso per eventuali conflitti e traumi, ma doveva essere fatto”, scrive Mangione.

Inquirenti e media statunitensi trovano anche un elogio, scritto lo scorso gennaio sul sito Goodreads, del terrorista anarchico Ted Kaczynski, l“Unabomber” americano.

Chi è Mangione

Mangione arriva da una ricca famiglia italo-americana del Maryland. Lo dimostra anche il suo curriculum da studente: si diploma nel 2016 come migliore della classe alla Gilman School di Baltimora, una scuola privata da 40mila dollari di retta annuale per soli ragazzi. Poi si era laureato in ingegneria alla University of Pennsylvania, una delle otto “sorelle” dell’Ivy League.

Nel 2013 aveva perso la nonna e nel 2017 il nonno, forse nella sua mente vittime degli abusi delle compagnie assicurative. Poi si era trasferito a San Francisco e Honolulu, Hawaii, ultima residenza conosciuta. Anche lui aveva sofferto problemi di salute: dall’infanzia convive con lo  slittamento di alcune vertebre, situazione che peggiora dopo un incidente che lo costringe ad operarsi alla schiena.

di: Redazione - 10 Dicembre 2024

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