Il simbolo
Siria, cade Assad e cambia la bandiera: il significato delle tre stelle e dei tre colori
Sventola nelle piazze, nelle mani dei ribelli e della gente scesa in strada. Issata anche presso alcune ambasciate all'estero
Esteri - di Redazione Web
Cambia non soltanto il potere, il suo volto, la sua composizione. Ancora incertezza sul futuro della Siria, dove il regime del presidente dittatore Bashar al Assad è stato sollevato in un’avanzata improvvisa e clamorosa che ha sconvolto il Medio Oriente e il mondo. Una delle poche cose certe in questo momento è che cambierà anche la bandiera siriana. Tornerà quella di un tempo, senza legami con quello della dinastia che ha dominato per oltre mezzo secolo a Damasco.
La bandiera non sarà più quella rossa, bianca e nera con due stelle. Quella che ha rappresentato il Paese sotto la dinastia Assad, partita nel 1970 con l’arrivo al potere di Hafez al Assad, morto nel 2000 quando al potere gli successe il figlio. I ribelli, i miliziani, gli oppositori, la gente scesa in piazza semplicemente a manifestare, tutta la galassia anti-governativa, lo ha fatto con la bandiera a strisce orizzontali verde, bianca e nera e tre stelle a cinque punte di colore rosso.
- Damasco è caduta, i ribelli conquistano la capitale della Siria: Assad in fuga in aereo
- Chi è Assad, il presidente dittatore della Siria: il mistero della fuga, il padre Hafez, la moglie Asma, la guerra civile, le stragi e il legame con la Russia
- Chi ha conquistato Damasco, chi sono i ribelli dell’avanzata contro Assad in Siria: gli islamisti ex Isis ed ex Al Qaesa, Hayat Tahrir al-Sham, il leader al-Jolani
- Chi è Al Jolani: il capo dei ribelli Hts in Siria: il vero nome Ahmes al-Sharaa, la taglia da 10 milioni, la trasformazione di al Nusra
Le tre bande rappresentano i colori di tre storici califfati, le tre stelle rappresentavano originariamente tre province siriane. La nuova bandiera non è nuova ma vecchia, risalente ai prima anni dall’indipendenza dalla Francia. Fu usata fino al 1958 e dal 1961 al 1963, i ribelli l’hanno utilizzata dall’esplosione del conflitto civile nel 2011. La nuova bandiera non solo ha rimpiazzato la vecchia nelle città liberate dal regime ma è stata issata anche presso alcune ambasciate di Damasco all’estero.