L'incidente

Calenzano, esplosione nel deposito Eni: due morti, 26 feriti e 3 dispersi, il boato “come un terremoto”

Cronaca - di Redazione

9 Dicembre 2024 alle 11:17 - Ultimo agg. 9 Dicembre 2024 alle 18:14

Condividi l'articolo

Calenzano, esplosione nel deposito Eni: due morti, 26 feriti e 3 dispersi, il boato “come un terremoto”

Ci sono diversi numerosi feriti, alcuni ustionati gravemente, e due morti, nella imponente esplosione avvenuta intorno alle 10:20 di lunedì 9 dicembre in un deposito Eni in via Gattinella a Calenzano, in provincia di Firenze. La prefettura di Firenze ha comunicato il decesso di due persone nell’esplosione mentre il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha riferito che negli ospedali vi sono nove feriti: due persone in codice rosso al Careggi per ustioni gravi e quattro in codice verde, a Pisa un codice rosso e due feriti a Prato. All’appello mancano anche cinque dispersi.

È stato identificato il corpo di una delle persone morte, farebbe parte della lista delle cinque persone che mancano all’appello, due morti e tre dispersi, tutti operai che stavano guidando le autocisterne. Nella lista ci sono un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio di Napoli di 62 anni, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio di Matera di 45 anni.

Oltre ai 9 feriti accompagnati con le ambulanze presso gli ospedali della zona, fa sapere la prefettura di Firenze, altre 17 persone si sono presentate in strutture ospedaliere per cure mediche.

L’esplosione all’Eni Calenzano

Secondo quanto riferisce l’Ansa, l’esplosione nel sito Eni è avvenuta in un’area definita punto di carico dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante: più di un mezzo è rimasto coinvolto dalle fiamme, come anche la pensilina della struttura. L’Eni ha assicurato che le fiamme “non interessano in alcun modo il parco serbatoi”. In una nota, la società ha confermato “che questa mattina è divampato un incendio presso il deposito di carburanti a Calenzano e che i vigili del fuoco stanno operando per domare le fiamme che sono confinate alla zona pensiline di carico e non interessano in alcun modo il parco serbatoi. Sono in corso di immediata verifica gli impatti e le cause”.

L’impianto Eni di Calenzano si estende su oltre 17omila metri quadrati ed è un deposito di benzina, gasolio e petrolio che arrivano a Calenzano dalla raffineria di Eni a Livorno tramite due oleodotti, e che vengono poi distribuiti all’esterno con le autocisterne.

La procura di Prato ha fatto sapere che aprirà un’inchiesta per verificare eventuali responsabilità penali dell’esplosione: nel frattempo, l’area è stata posta sotto sequestro.

L’esplosione, udita a chilometri di distanza, avrebbe provocato nelle vicinanze la rottura dei vetri di alcuni edifici industriali: il casello dell’autostrada A1 è stato chiuso per diverse ore, così come è stata sospesa a lungo anche la circolazione ferroviaria sulle linee convenzionale Firenze-Bologna e Firenze-Prato-Pistoia.

Le testimonianze

“Abbiamo udito un’esplosione enorme, tutti i vetri sono andati in frantumi e le scaffalature sono cadute per terra. Siamo usciti fuori terrorizzati per proteggerci e capire che cosa era successo. Qualcuno ha pensato che avessero gettato una bomba, come in guerra”, la testimonianza all’Ansa di alcuni operai che lavorano nelle ditte accanto all’area Eni di Calenzano. “Il mio furgone si è alzato di due metri da terra e per il boato ora sento poco” racconta un corriere di una ditta di trasporti che ha la sede vicina al luogo dell’esplosione.

“Abbiamo sentito un boato molto intenso – le parole di alcuni cittadini residenti nella zona-. La percezione è stata quella di un terremoto. Subito dopo il tuono è arrivata l’onda d’urto che ha fatto tremare tutti i vetri”.

(articolo in aggiornamento)

di: Redazione - 9 Dicembre 2024

Condividi l'articolo