Strage sul lavoro
Toyota Material Handling di Bologna: cosa ha provocato l’esplosione che ha causato la morte di due persone
Sul posto i soccorsi, i vigili del fuoco e le forze dell'ordine. Ci sono anche dei feriti gravi
Cronaca - di Redazione Web

Sono due i morti nell’esplosione avvenuta alla Toyota Material Handling di Borgo Panigale in provincia di Bologna. Uno dei feriti più gravi è morto dopo il trasporto in ospedale. Ci sono altri feriti, la maggior parte dei quali in modo non grave. Vigili del fuoco, carabinieri, polizia, 118 e vigili urbani sono al lavoro in via Persicetana Vecchia. Fuori dai cancelli dell’azienda si sono radunate alcune decine di dipendenti che stanno aspettando notizie sull’evolversi degli eventi.
Esplosione alla Toyota Material Handling di Bologna: due persone hanno perso la vita
I feriti molto gravi, invece, sono almeno due. La maggior parte delle vittime è ricoverata presso l’ospedale Maggiore. “Poco dopo le 17 si è sentito un gran botto, lo abbiamo sentito noi da casa, a Borgo Panigale“. Lo racconta una signora davanti allo stabilimento della Toyota Material Handling di Bologna. Suo figlio e suo marito lavorano qui: il figlio era impegnato su un altro turno e quindi non era presente in fabbrica al momento dell’incidente, il marito è un delegato sindacale e si trova nello stabilimento insieme ad altri.
Ci sono feriti, almeno due sono gravi
L’azienda è una delle più importanti del Bolognese: occupa 850 dipendenti, con una grande espansione negli ultimi anni, e produce carrelli elevatori. È un’azienda storica, che per decenni è stata nota col nome di Cesab. Nel perimetro aziendale entrano alcuni parenti delle persone che si trovavano nello stabilimento al momento dell’esplosione. “Stavamo per fare un altro sciopero per la sicurezza, domani, due ore in uscita. Certe volte si pensa che si produca non con attenzione nel rispetto delle procedure“.
La testimonianza
Lo afferma Gian Pietro Montanari, dell’assemblea Fiom, per anni delegato alla Toyota di Bologna e oggi al magazzino di Crespellano. “Questa – dice – non è l’azienda peggiore del mondo, però bisogna accertare se c’era manutenzione o se non c’era. Scioperi c’erano stati anche in passato, l’ultimo per alcuni nuovi strumenti su cui i lavoratori chiedevano il collaudo. In passato c’era stato anche un incendio nel reparto verniciatura“.