Iolanda Apostolico lascia la magistratura, linciata per aver scarcerato un innocente: è il dna della destra

La giudice Iolanda Apostolico si è dimessa dalla magistratura. Il Csm ha accolto all’unanimità (solo con una astensione) le sue dimissioni. La giudice Iolanda Apostolico esce dalla magistratura quando le mancano ancora 11 anni per la pensione. Perché lo fa? Lei non ha rilasciato dichiarazioni ma non è difficile capire qual è la ragione: è stata messa nel mirino da alcuni ministri, dal governo, dai partiti del centrodestra, dai giornali del centrodestra.

Al Csm era stata presentata una richiesta di “pratica a tutela” nei suoi confronti, e il Csm di solito realizza subito le pratiche a tutela, stavolta la pratica si è persa. Neanche a sinistra è stata difesa con particolare vigore. È stata lasciata sola. Non ha retto allo stress, suppongo, e ha deciso di andarsene. Da oggi la magistratura ha una giudice brava in meno nei suoi ranghi. Qual era la colpa di Iolanda Apostolico? Di avere emesso una sentenza esemplare che ha consentito la scarcerazione di un profugo che era stato internato sulla base di uno dei recenti decreti spazza-naufraghi del governo. La dottoressa Apostolico ha stabilito – e lo ha stabilito in modo ineccepibile, sulla base del diritto – che la privazione della libertà a quel profugo non era legale perché non era in linea con il diritto europeo, con le sentenze della Corte europea, con la nostra Costituzione.

A quel punto contro di lei si è scatenata la canea. Il ministro Salvini, non si sa bene in quale modo, si è procurato un filmato di più di cinque anni fa dal quale risultava che Iolanda Apostolico era stata presente, o aveva partecipato, a una manifestazione a favore dei migranti. Il Tribunale del popolo ha stabilito che questa era una colpa grave. Da lì è iniziato il linciaggio, concluso ieri con successo. Iolanda Apostolico è stata perseguitata per avere scarcerato una persona innocente. Questa è la sostanza. E nessuno ha potuto obiettare nulla sulla assoluta correttezza della sentenza. La contestazione è politica.

È recente il caso di due magistrati milanesi, riconosciuti colpevoli di avere nascosto delle prove a discarico degli imputati. Che cioè tentavano di mettere in prigione delle persone innocenti. Sapendo che erano innocenti. Non sono stati linciati. Sono rimasti al loro posto. Continuano a inquisire, e immagino che tremarella possa venire a chi dovesse finire da innocente in una loro inchiesta. La destra non si è scandalizzata per il magistrato che cercava di imprigionare. Si scandalizzava per una giudice onesta, che ha permesso la fine di una sopraffazione e la scarcerazione di un innocente. È sempre così. Finiscono sotto accusa i giudici che assolvono, o prosciolgono, o scarcerano. Mai i giudici che condannano. L’idea è che un bravo giudice deve condannare. Se non condanna è per convenienza. La destra è così .Questo è il suo dna. Berlusconi l’aveva manipolato, ma ora non c’è più. La destra dice di essere garantista. Lo è più o meno come Hannibal Lecter è vegetariano.