Alla convention di Noi Moderati
Governo litigarello, divisi su tutto ma provano a nasconderlo: “Anime diverse, insieme fino al 2027”
Meloni: "Ognuno ha sua identità ma forti e coesi, troviamo punti d'incontro". Stessa recita di Salvini e Tajani dopo le bordate su Canone Rai e tutto il resto
News - di Redazione Web
Prova a dare l’immagine di una maggioranza di centrodestra unita e coesa nonostante alcune differenze di vedute, Giorgia Meloni, la Presidente del Consiglio intervenuta all’assemblea nazionale di Noi Moderati. “La nostra coalizione è composta sì da forze politiche diverse, ognuna ha la sua identità e la sua storia che sono un valore aggiunto e ciò che ci rende forti e coesi è la volontà, la voglia di stare insieme, che è quello che ci consente di fare sempre sintesi e di trovare un punto di incontro”, le parole della premier in un videomessaggio mentre Lega e Forza Italia litigano su tutto.
Erano volate anche parole grosse, tra Azzurri e Carroccio, in settimana dopo l’ultimo scontro aperto sul Canone Rai – qui un recap di tutte le fratture tra il partito del vicepremier e segretario leghista Matteo Salvini e quello del vicepremier e segretario forzista Antonio Tajani. La segretaria del Partito Democratico – le opposizioni, o almeno parte di esse, sono ringalluzzite dalle vittorie alle elezioni Regionali in Emilia Romagna e Umbria – aveva subito colto la palla al balzo: “Sono allo sbando e la maggioranza è in frantumi.
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“Siamo uniti dalla stessa visione del mondo di fondo”, ha detto Meloni. “Crediamo negli stessi valori” e “abbiamo idee compatibili” e “intendiamo portare avanti fondamentalmente gli stessi progetti. Vogliamo affrontare i problemi della nostra nazione, fare le riforme che l’Italia aspetta da sempre, quelle riforme delle quali si è discusso per decenni, ma che poi alla fine non sono mai diventate realtà. Vogliamo scardinare quelle rendite di posizione che impediscono alle nostre migliori energie di liberare il loro potenziale. Vogliamo costruire una visione di sviluppo e di crescita di medio e lungo periodo per questa nazione. Vogliamo una strategia per questa nazione. Tutti obiettivi che solo il centrodestra ha la possibilità di raggiungere”.
“Quando in campagna elettorale la sinistra – ha aggiunto ancora la premier – i grandi giornali dicevano che con il centrodestra al governo l’Italia sarebbe andata in default che saremmo stati sommersi dallo spread che avremmo messo a rischio i risparmi degli italiani che non avremmo realizzato il Pnrr che anzi avremmo perso le risorse. Tutte bugie spazzate via dalla realtà e dalla concretezza del nostro lavoro, dalla solidità della nostra determinazione dall’impegno ogni giorno mettiamo in quello che facciamo”.
Anche Salvini e Tajani per un’immagine di maggioranza unita
A voler dare un’immagine di maggioranza forte e coesa anche Salvini, che si è detto sicuro che questo governo arriverà al 2027 “nonostante il voto contrario su questo o quell’emendamento”. Stesso copione da parte di Tajani. “Vi siete fissati con le divisioni, un’idea non è una divisione. Un’idea è un’idea. Avere opinioni diverse è normale e giusto, poi si fa la sintesi. Non si illuda nessuno che ci siano delle divisioni profonde dentro questo governo. Andremo avanti fino alla fine della legislatura, se ne facciano una ragione. Avere delle idee non significa andare contro qualcuno, ognuno è legittimato ad avere delle idee. Poi si fa la sintesi, c’è un programma di governo da rispettare che noi abbiamo sempre votato. Poi su alcune questioni si possono avere idee differenti, altrimenti saremmo un partito unico. È inutile cercare divisioni che non esistono”.
Noi Moderati cambia simbolo: “Senza moderati centrodestra non ha cultura di governo”
Noi Moderati intanto ha deciso di rinnovare il partito, scelta emblematica quella di cambiare il simbolo del partito. Il nuovo logo è stato presentato all’assemblea, un richiamo all’Italia popolare ed europeista, un ponte “che è per noi l’Italia. Abbiamo costruito con fatica una nostra casa ma questo partito si deve aprire. Il primo segnale per aprirsi è rinnovarsi, perché le case hanno delle fondamenta solide ma poi possono costruire il primo piano, il secondo, il terzo. Senza i moderati il centrodestra non ha una cultura di governo che gli permetta di guardare al futuro. Giorgia Meloni lo ha compreso da presidente del Consiglio e da leader della coalizione, noi insieme al Ppe e a Forza Italia rappresentiamo questa forza importante”. Fanalino di coda, o quarta gamba della coalizione, NM è puntualmente dato intorno all’1% in tutti i sondaggi.