Guerra in Medio Oriente
Cosa sono le bombe illuminanti lanciate contro la residenza di Netanyahu: “È un’escalation”
Già nelle scorse settimane un drone lanciato dal Libano aveva colpito la villa del premier a Cesarea e anche quella volta, il primo ministro e la sua famiglia erano assenti
Esteri - di Redazione Web
Due razzi sono atterrati nel cortile della residenza del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu a Cesarea. La polizia e lo Shin Bet (sicurezza interna) affermano che “il grave incidente segna una pericolosa escalation“. Netanyahu e la sua famiglia non erano in casa in quel momento. Nelle scorse settimane un drone lanciato dal Libano aveva colpito una facciata della stessa abitazione, provocando diversi danni.
Bombe illuminanti cadute nel cortile della residenza di Netanyahu
Anche in quella occasione il premier non era presente. È stato poi verificato che a cadere nel cortile della casa di Netanyahu sono state delle bombe illuminanti. Queste ultime sono state lanciate dal mare. Lo rendono noto fonti dello Shin Bet e della polizia che hanno avviato un’inchiesta urgente. L’incidente ha suscitato forti condanne da parte di tutte le fazioni politiche. Il presidente Isaac Herzog ha definito l’atto come “una pericolosta escalation” e ha chiesto un’indagine immediata.
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“È un’escalation”
I leader di partiti come Yair Lapid, Benny Gantz e Avigdor Lieberman hanno condannato il lancio delle bombe e hanno esortato a perseguire i colpevoli con severità. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha citato le parole dell’ex primo ministro Yitzhak Rabin, affermando che “la violenza erode le basi della democrazia“. Anche il ministro della Sicurezza israeliano, di estrema destra, Itamar Ben Gvir ha messo in guardia contro l’escalation, dichiarando che “l’incitamento contro Netanyahu ha superato ogni limite“.