La denuncia su Haaretz
Israele mai così isolato, il vice di Rabin denuncia il piano-Bibi: “Vogliono far marcire gli ostaggi nei tunnel e occupare l’esercito”
Uzi Baram su Haaretz: “Questo governo ha portato Israele a profondità inaudite, vogliono epurare i vertici della difesa e sostituirli con i fedelissimi”
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Uzi Baram è memoria storica d’Israele. Per il suo alto profilo politico e per essere stato testimone diretto e partecipe di alcuni momenti che hanno fatto la storia d’Israele. Baram, che fu tra i più stretti collaboratori e amico fidato di Yitzhak Rabin, non è uso a interviste o ad uscite pubbliche. Non è un malato di esposizione mediatica. Quando rompe il suo tradizionale riserbo è perché qualcosa di eccezionale sta accadendo. Come in questi mesi di guerra a Gaza e di tormento per Israele. E in questi undici mesi di guerra, lutti e devastazione, l’ha fatto più volte, segno della drammaticità del momento.
Uzi Baram e le critiche del suo articolo su Haaretz
Scrive su Haaretz: “Questo governo, che ha portato Israele a profondità inaudite, che l’ha isolato dalla maggior parte del mondo illuminato, che si preoccupa all’infinito degli interessi dei suoi membri e che parla senza sosta e non agisce per i bisogni dei residenti, ha tuttavia due obiettivi per i quali è determinato a combattere. Pur presentando il corridoio Philadelphi come una sorta di Linea Maginot, si scopre che è guidato da due obiettivi primari. Il primo è lasciare gli ostaggi a marcire nei tunnel di Gaza e calunniare le loro famiglie. Il governo sa che questo obiettivo è contrario all’intero ethos israeliano e quindi sta collegando la questione degli ostaggi al raggiungimento di una vittoria astratta e vaga. Il secondo obiettivo è l’epurazione dei vertici della difesa e la loro sostituzione con fedelissimi del governo, misure che la maggior parte degli israeliani considera illegittime. La macchina del veleno funziona senza sosta al servizio di questo obiettivo. I social media sono inondati di video che mostrano i vertici della magistratura e della difesa in carcere come criminali di guerra”.
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La riprova? Eccola. “Se qualcuno avesse dei dubbi su queste intenzioni malevole – annota Baram – l’ultima riunione di gabinetto li ha portati alla ribalta. Il Ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir – un fascista dichiarato e il più grande regalo di Israele all’antisemitismo globale – è stato elogiato dai colleghi di gabinetto per aver reso la Polizia di Israele la polizia di Otzma Yehudit – il partito di Ben-Gvir, il cui nome si traduce in Potere Ebraico[…] Benjamin Netanyahu, che vede i fallimenti della polizia sotto Ben-Gvir, non ha detto nulla, perché il ministro della sicurezza nazionale Ben-Gvir serve l’obiettivo del primo ministro di distruggere lo stato di diritto da cima a fondo”.
Uzi Baram attacca l’opposizione a Netanyahu
E l’opposizione? Annota amaramente Baram: “L’opposizione dimostra di essere responsabile. Alcuni dei suoi membri ritengono che durante una guerra “esistenziale” non si debbano esprimere critiche sulle questioni interne. Non capiscono che è proprio l’atmosfera di guerra che permette al governo di apportare cambiamenti fondamentali e distruttivi alle istituzioni apportare più essenziali per la nostra esistenza”.
Per poi concludere: “I leader dell’establishment della difesa non devono dimettersi finché non viene convocata una commissione d’inchiesta statale. Non possiamo permettere che i leader israeliani si lavino le mani del fallimento mentre i capi della difesa ammettono la loro responsabilità e si dimettono. Non c’è situazione più grottesca di questa, in cui la persona che si assume la responsabilità del fallimento del 7 ottobre, del rafforzamento di Hamas, della distruzione della polizia e dell’abbandono degli ostaggi e dei residenti del nord nomina i capi della difesa”. Così l’uomo che era vicino a Yitzhak Rabin nel giorno dell’assassinio del Primo ministro che “osò” la pace con Yasser Arafat e l’Olp.