Gli scenari del conflitto
Guerra Russia-Ucraina, Putin minaccia i Paesi Nato ma Zelensky apre: “Mosca al summit per la pace”
Guardian: “Da Usa e Uk sì alla fine delle restrizioni sulle armi”. Zelensky: “Russia invitata al summit per la pace”
Esteri - di Umberto De Giovannangeli
Saranno pure “solo” parole. Ma che delineano scenari terrificanti. L’uso da parte dell’Ucraina di missili a lungo raggio occidentali per colpire la Russia significherà che “i Paesi Nato sono in guerra con la Russia”, e Mosca prenderà le “decisioni appropriate”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin.
Il rischio di uno scontro senza limiti né confini, si fa sempre più concreto. Una decisione per il via libera all’Ucraina a usare missili occidentali Storm Shadow a lungo raggio anche contro obiettivi situati in profondità nel territorio della Russia “è stata già presa” dagli Usa e dal Regno Unito, ma gli alleati non intendono per ora renderla pubblica. Lo ha scritto ieri il Guardian citando “fonti del governo britannico” all’indomani dalla rara missione in tandem dei capi delle diplomazie dei due Paesi, Antony Blinken e David Lammy, a Kiev, durante la quale Blinken si è limitato ad accennare alla possibile fine delle restrizioni invocata dagli ucraini.
Di un via libera britannico già deciso aveva scritto giovedì anche il Times. Il Guardian aggiunge di attendersi tuttavia che la decisione non venga formalizzata pubblicamente nemmeno nell’ambito del faccia a faccia di domani a Washington fra il presidente Joe Biden e il primo ministro Keir Starmer. Non chiarisce inoltre se la mancata ufficializzazione dell’iniziativa sia di sostanza o di facciata: ovvero se, in effetti, l’ok non sia già stato dato sottobanco alla leadership di Kiev.
E l’Italia? «L’Italia non ha autorizzato l’uso di materiale militare italiano fuori dall’Ucraina». Così ieri il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ad una domanda sul possibile ok da parte dei Paesi occidentali all’uso da parte di Kiev di missili a lungo raggio contro il territorio russo. “Non siamo in guerra con la Russia, ma difendiamo il diritto dell’Ucraina ad essere indipendente”. Armi e diplomazia. Volodymyr Zelensky presenterà a breve al presidente degli Stati Uniti Joe Biden “un piano per una pace affidabile’’ per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia. Il leader di Kiev, partecipando alla conferenza annuale della Yalta European Strategy annuncia che “il prossimo summit per la pace in Ucraina si terrà a novembre e la Russia sarà invitata’’.
L’incontro con Biden, secondo Zelensky, andrà in scena a breve. ‘’Questo mese è previsto il nostro incontro con il presidente Biden. Gli presenterò un piano per la vittoria. Una serie di soluzioni interconnesse che daranno all’Ucraina abbastanza potere, abbastanza cose, per mettere questa guerra sulla via della pace’’, spiega Zelensky Con un post su ‘X’, il presidente ucraino aggiunge che “se vogliamo sentire le parole ‘la pace è finalmente arrivata’, dobbiamo prima sentire che l’Ucraina è diventata abbastanza potente da vincere”. Perché, secondo il leader ucraino, “questa è l’unica garanzia di pace. Non dipende solo da noi; dipende anche dal mondo”. E dalle armi che continuerà a fornire all’Ucraina. Perché solo così, garantendo la vittoria dell’Ucraina “il desiderio di pace raggiungerà i palazzi di Putin’’. Insomma, “si vis pacem, para bellum”. Solo che in questo caso, la guerra è al 937° giorno. E non si ferma.