Il conflitto in Ucraina

Putin, la minaccia ai Paesi Nato alleati di Kiev: “Col via libera ai missili a lungo raggio entrerete in guerra”

Esteri - di Redazione

13 Settembre 2024 alle 10:53

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Putin, la minaccia ai Paesi Nato alleati di Kiev: “Col via libera ai missili a lungo raggio entrerete in guerra”

Un monito, un avvertimento agli alleati occidentali di Kiev, in cui si evoca apertamente lo scenario di un conflitto ben oltre i confini ucraini. A margine del Forum internazionale delle Culture unite a San Pietroburgo Vladimir Putin, intervistato da un giornalista a favore di telecamere, lancia il suo anatema contro la Nato.

Entrando a piedi uniti nel dibattito occidentale sulle forniture di missili a lunga gittata a Kiev, chiesti ormai da mesi a gran voce dal presidente Volodymyr Zelensky, lo Zar avverte: se l’Ucraina sarà autorizzata ad utilizzarli in territorio russo, la Nato sarà direttamente coinvolta nella guerra con la Russia, con tutte le conseguenze del caso.

Le minacce di Putin alla Nato

“Questo cambierebbe l’essenza stessa del conflitto e noi prenderemo le decisioni appropriate in base alle minacce”, le parole di Putin, perché “i Paesi della Nato non stanno solo discutendo del possibile utilizzo da parte di Kiev delle armi occidentali a lungo raggio, ma della possibilità di essere coinvolti nel conflitto ucraino o meno”.

Insomma, il via libera all’uso dei missili a lungo raggio per Putin è la linea rossa da non oltrepassare per vedersi immischiati direttamente nel conflitto iniziato nel febbraio di due anni fa. “Le missioni di volo di questi sistemi possono essere effettuate essenzialmente solo dal personale militare dei Paesi della Nato. Il personale militare ucraino non può, quindi devono prendere una decisione: i Paesi della Nato sono direttamente coinvolti nel conflitto militare oppure no”, ha aggiunto il presidente russo, “se questa decisione verrà presa, ciò non significherà altro che la partecipazione diretta dei Paesi della Nato alla guerra in Ucraina”.

I missili a lungo raggio a Kiev

Un modo, quello di Putin, di mettere pressioni sui governi occidentali e sull’opinione pubblica. Minacce che probabilmente arrivano tardi: secondo diversi media, tra cui il Guardian, di fatto la decisione sarebbe già stata presa dai principali membri dell’Alleanza atlantica.

In prima linea ci sarebbero i Paesi dell’Est Europa, dai Baltici alla Polonia, oltre a Regno Unito e Stati Uniti. Da Londra e Washington Zelensky si aspetta gli aiuti più decisivi: gli ormai famosi Atacms statunitensi e gli Storm Shadows britannici permetterebbero all’esercito ucraino di colpire gli obiettivi militari russi nel loro territorio. Secondo i calcoli di Kiev con questa tipologia di missili, in grado di volare per 300 chilometri, sarebbero a portata ben  aeroporti militari e 250 tra basi, caserme, depositi d’armi, snodi ferroviari, stradali e postazioni di lancio.

di: Redazione - 13 Settembre 2024

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