A mezzo servizio

Corse ridotte, poco personale, 5 treni e ingressi contingentati: tutti i problemi della linea 6 metro Napoli

Aperta dalle 7 alle 15.30, pochi convogli, numero dei dipendenti ridotto all'osso e una capienza per ospitare al massimo 150 viaggiatori alla volta. Se tutto andrà bene, a fine settembre - inizio ottobre, si andrà verso un servizio 'normale' e a partire dal 2025 saranno progressivamente inseriti i nuovi treni. L'inaugurazione della tratta, fatta per dare un segnale all'Europa e dire all'Ue che il Comune è stato in grado di spendere i fondi messi a disposizione e nei tempi giusti? Speriamo che al più presto, oltre che la bellezza, la metropolitana possa garantire un dignitoso servizio pubblico ai cittadini, visti i primi disagi di oggi. E siamo solo all'esordio!

Editoriali - di Andrea Aversa

17 Luglio 2024 alle 14:06

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Corse ridotte, poco personale, 5 treni e ingressi contingentati: tutti i problemi della linea 6 metro Napoli

Dopo decenni di lavori, dopo una miriade di cantieri aperti, dopo i molteplici imprevisti –  tra i quali il crollo di un palazzo – finalmente la linea 6 della metropolitana di Napoli ha aperto i battenti. Da oggi, infatti, è stata inaugurata per il pubblico, dopo il tour di ieri riservato alla stampa. In occasione della conferenza stampa tenutasi lo scorso venerdì nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo (sede del Comune), il sindaco Gaetano Manfredi ha presentato con entusiasmo il progetto, indicandone criticità e prospettive. Ed è su questi due punti che vogliamo soffermarci. Partiamo dalle prospettive.

Le stazioni dell’arte e dell’architettura: le prospettive

L’idea di una città finalmente servita da un trasporto pubblico su ferro, civile, dignitoso, efficiente e in linea con quello delle principali capitali d’Europa, non può che far felici i cittadini e i turisti. A Napoli siamo ancora all’inizio ma nel giro di due anni il capoluogo campano potrebbe essere collegato da Fuorigrotta (area occidentale) all’aeroporto di Capodichino, passando per il centroScampia e la Stazione Centrale. Il tutto grazie agli scambi con la linea 1, oltre che con la linea 2 delle Ferrovie dello Stato, la Cumana, la Circumflegrea e la Vesuviana. L’opera ha visto la spesa dei fondi europei, gestiti dalla Regione Campania, in veste di principale finanziatore e – appunto – del Comune di Napoli (l’utenza della città partenopea, nell’uso della metropolitana, è ovviamente la maggiore in termini numerici, di tutta la Campania).

L’apertura e i primi problemi dopo decenni di lavori

E ora veniamo alle criticità. La linea 6 fino alla fine di settembre avrà un orario ridotto (dalle 7 alle 15.30), una frequenza delle corse di 13 minuti, una ‘flotta’ di 5 treni (di cui tre operativi e due di riserva) e una capienza consentita per circa 700-800 passeggeri all’ora. Questo vuol dire che gli ingressi sono contingentati e che i tornelli garantiranno il transito a un massimo di 150 viaggiatori per convoglio. In merito al personale, ad oggi sotto dimensionato, il sindaco ha detto che sono stati richiamati in città alcuni macchinistiagenti di stazione e presto saranno assunti nuovi professionisti. Quindi, proprio dopo tutti questi anni di attesa, dopo i tanti sforzi messi in campo dalle istituzioni e dopo i sacrifici fatti dai cittadini – condannati ad una mobilità degradante – l’apertura della linea 6 è di fatto ‘a mezzo servizio‘.

Linea 6 della metropolitana di Napoli: le criticità e la ‘normalità’ del servizio

Meglio di niente sicuramente, così come è chiaro che i due mesi di tempo necessari, prima di un orario decente di servizio, saranno utili per collaudi, test ed esperimenti. Poi, i napoletani dovranno aspettare che sia completato il deposito di Campegna per l’inserimento graduale dei nuovi treni, a partire dal prossimo anno. Questo consentirà una frequenza di corsa più breve e la possibilità per i convogli di ospitare un’utenza maggiore. Tuttavia, considerata l’inaugurazione in pompa magna, si è avuto l’impressione che il via alla linea 6 sia stato dato più per dire all’Europa che i fondi ricevuti sono stati spesi e nei tempi richiesti. Ora ci auguriamo che il servizio sia il prima possibile all’altezza della bellezza delle stazioni mostrate ai cittadini.

P.S. oggi, nella prima giornata di apertura al pubblico, alcune corse sono state garantite fino alla fermata Augusto a Fuorigrotta (non fino all’ultima prevista dal percorso, ovvero Mostra). Dopo il buco nella controsoffittatura della stazione di Chiaia visto ieri, ci troviamo già di fronte ad un bel record (negativo, ovviamente)…

17 Luglio 2024

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