La crociata contro le Ong
Open Arms fermata a Crotone, vittima del decreto spazzanaufraghi: accusati di aver ostacolato la Guardia costiera libica
Cronaca - di Redazione

La Ong Open Arms è una nuova vittima del decreto spazzanaufraghi varato dal governo Meloni. Una nave della organizzazione spagnola giunta nella sera di sabato 20 gennaio nel porto di Crotone con 57 migranti a bordo ha ricevuto un provvedimento di fermo amministrativo per venti giorni ed una sanzione che potrà arrivare fino a 10 mila euro in base al decreto Piantedosi.
L’accusa nei confronti della nave della Ong è quella di aver ostacolato una motovedetta libica durante il soccorso di una imbarcazione con 45 migranti a bordo in acqua Sar libica, disattendendo anche le indicazioni del Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo.
Migranti che in ogni Cason sono stati prelevati dall’unità navale libica. Non solo: la Ong ha respinto le accuse, sottolineando come la sua nave fosse lontana dal punto in cui si trovava la piccola imbarcazione con i 45 migranti a bordo, raggiunta solo da una lancia di soccorso che ha potuto solo assistere all’intervento libico.
Il “preavviso” di un intervento simile si era avuto già sabato sera, quando personale della polizia, guardia costiera e finanza era salito a bordo della nave al termine delle operazioni di sbarco dei 57 migranti soccorsi nel Mediterraneo in tre differenti interventi
Open Arms che tra l’altro si era vista indicare come porto di sbarco quello di Brindisi: le condizioni meteo avverte, con onde alte fino a 4 metro e vento oltre i 35 nodi, avevano fortunatamente spinto le autorità ad indicare il più vicino porto di Crotone come area di sbarco.
Finally #Crotone last night #humansbeinghumans https://t.co/zvMbI4hsHw https://t.co/rkzeG8QqMZ
— Open Arms ENG (@openarms_found) January 21, 2024
Nel porto calabrese le autorità hanno ascoltato per oltre sei ore il comandante e l’equipaggio della nave per contestargli una serie di inadempienze in violazione del decreto lo spazzanpufraghi del ministro Piantedosi.
Già nel dicembre scorso anche la nave della Ong tedesca Humanity 1 era stata sottoposta a fermo amministrativo nel porto di Crotone per violazioni al decreto Piantedosi.
Durissimo il commento di Oscar Camps, fondatore della Ong spagnola. “Questo provvedimento è del tutto ingiustificato, tutti gli interventi sono stati coordinati dal centro di coordinamento e soccorso di Roma”, spiega.
#ULTIMAHORA
Tras un largo interrogatorio #Crotone a nuestro capitán, las autoridades italianas notifican al #OpenArms otro embargo administrativo de 20 días.
Está completamente injustificado: los 3 rescates realizados en aguas internacionales fueron coordinados por las… pic.twitter.com/Bynn6S2lxD— Open Arms (@openarms_fund) January 21, 2024
“In mare lo stato di diritto è stato sospeso – denuncia Oscar Camps – le navi umanitarie si trovano ad operare senza alcun riferimento legislativo chiaro. In questo modo è impossibile garantire la sicurezza e i diritti di chi prova ad attraversare il mare in condizioni di vulnerabilità”.