La kermesse a Roma

Atreju: cos’è la festa di Fdi nata e cresciuta con Meloni, le polemiche da Musk ad Abascal a Corsini a Spalletti

L'edizione più mediatica, discussa, litigiosa, polemica, piena di sempre della festa nata nel 1998 dalla sezione giovanile di Alleanza Nazionale. Lo slogan: "Bentornato orgoglio italiano"

News - di Redazione Web

17 Dicembre 2023 alle 12:28

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Foto Roberto Monaldo / LaPresse 17-12-2023 Roma Politica Atreju 2023 – Festa di Fratelli d’Italia Nella foto Giorgia Meloni 17-12-2023 Rome (Italy) Politics Atreju 2023 – Brothers of Italy party celebration In the pic Giorgia Meloni
Foto Roberto Monaldo / LaPresse 17-12-2023 Roma Politica Atreju 2023 – Festa di Fratelli d’Italia Nella foto Giorgia Meloni 17-12-2023 Rome (Italy) Politics Atreju 2023 – Brothers of Italy party celebration In the pic Giorgia Meloni

L’ultimo giorno di festa di Fratelli d’Italia: è stata l’edizione più mediatica, discussa, polemica, piena di Atreju, la kermesse del primo partito italiano, leader della coalizione di centrodestra al governo, a Roma, a Castel Sant’Angelo. Grande attesa oggi per il discorso conclusivo della premier Giorgia Meloni. Interverranno anche Raffaele Fitto (ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e il Pnrr), Nicola Procaccini (co-presidente Ecr), Jorge Buxadé Villalba (vicepresidente Ecr), Assita Kanko (vicepresidente Ecr Group al Parlamento europeo), Radoslaw Fogiel (vicepresidente Ecr), Carlo Fidanza (capo delegazione FdI al Parlamento europeo), il leader del partito spagnolo Vox Santiago Abascal, i vice primi ministri e leader di Lega e Forza Italia, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

L’edizione 2023 è partita giovedì 14 dicembre fino a domenica 17 dicembre con l’intervento in chiusura della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Atreju è stata fondata nel 1998 come festa di Azione Giovani, la sezione giovanile di Alleanza Nazionale, il partito erede del neofascista Movimento Sociale Italiano sciolto nel 2009. Dal 2014 è organizzata da Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Una festa nata come momento di approfondimento e di incontro caratterizzato anche da uno spiccato spirito goliardico.

La storia di Atreju

Il nome Atreju è un omaggio al protagonista del romanzo di Michael Ende, la Storia Infinita, da cui venne tratto nel 1984 un film omonimo diretto da Wolfgang Petersen. Atreju combatte contro il Nulla che dilaga perché “la gente ha rinunciato a sperare e dimentica i propri sogni”. La scelta è in linea con la tendenza della destra e dell’estrema destra che nel secondo dopoguerra ha dovuto ricrearsi un immaginario condiviso dopo la carneficina e la distruzione della Seconda Guerra Mondiale provocata da regimi di estrema destra. Per lo stesso motivo nel pantheon dell’estrema destra c’è lo scrittore J. R. R. Tolkien, autore della saga Il Signore degli Anelli.

Quando la festa nacque si chiamava: “Eurofesta di Azione Giovani”. All’epoca Giorgia Meloni era consigliera della provincia di Roma e dirigente di Azione Giovani. Alla prima edizione parteciparono anche due ministri del governo Prodi: Tiziano Treu e Luigi Berlinguer. Per anni vi hanno partecipato anche esponenti e politici di sinistra. La festa si è sempre caratterizzata per il suo spirito goliardico: vittima di scherzo anche il presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini, allora ministro degli Esteri, che nel 2005 espresse solidarietà all’inesistente minoranza dei “kaziri” del Turkmenistan. Anche Massimo D’Alema, nel 2009 titolare della Farnesina, firmò una petizione per intitolare un parco pubblico a una persona schiacciata dal crollo del Muro di Berlino che però non esisteva.

La festa si è spostata inoltre dal Colle Oppio a Piazza del Popolo a Castel Sant’Angelo. Di solito si tiene a settembre. La premier Meloni ha voluto Atreju quando era nella sezione giovanile di An, l’ha organizzata e costruita fino a oggi, suo momento di maggiore celebrità soprattutto grazie all’elezione della leader Fdi a Presidente del Consiglio. Oggi è un appuntamento molto importante, dal profilo istituzionale.

Le polemiche all’edizione 2023

Lo slogan dell’edizione 2023: “Bentornato orgoglio italiano”. È stata l’edizione più mediatica di sempre, anche per un parterre di ospiti variegato e di livello internazionale come il primo ministro britannico Rishi Sunak, il primo ministro albanese Edi Rama, il leader dell’estrema destra spagnola Santiago Abascal, l’imprenditore Elon Musk e l’allenatore della Nazionale italiana di calcio Luciano Spalletti. La festa quest’anno ha subito scatenato critiche e polemiche, ancor prima di iniziare. A partire dal servizio dell’edizione delle 20:00 di lunedì scorso del TG1 sulla kermesse che era stato definito uno “spottone”, “propaganda”. E quindi per la partecipazione a un evento di parte di una personalità che dovrebbe essere Super Partes come l’allenatore Spalletti.

E quindi per le parole di Paolo Corsini, direttore degli approfondimenti Rai, che in un discorso ha attacco la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. E per l’invito al leader del partito neofascista spagnolo Vox, Santiago Abascal, che solo qualche giorno aveva augurato al premier socialista Pedro Sanchez: “Verrà il momento in cui la gente vorrà impiccarlo per i piedi”. E quindi per l’arrivo di Musk, con il decimo figlio che si chiama X Æ A-12 avuto da maternità surrogata, che ha lanciato un appello alla natalità mentre il governo vuole rendere la gestazione per altri reato universale. “Non è con l’immigrazione che si risolve il calo demografico”. Non ultima la polemica del Partito Democratico contro Rai: il canale allnews RaiNews ha staccato la diretta dall’evento dem quando stava per parlare la segretaria Elly Schlein per trasmettere l’intervista a Elon Musk ad Atreju.

17 Dicembre 2023

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