L'evento a Roma
Atreju: al TG1 il servizio “celebrativo” della festa di Fdi, esplode il caso della “propaganda meloniana” sulla Rai
Il servizio al Tg delle 20:00 su RaiUno. "Spottone, confondono la propaganda con l'informazione", denuncia il Pd. "Rosiconi", la replica di Fdi. La kermesse al via giovedì
News - di Redazione Web
Il ragazzo che cavalca, è “un ragazzo guerriero in lotta contro il nulla. È Atreju, il protagonista della Storia infinita e dal 1998 il nome della festa di Azione giovani, i ragazzi di Alleanza nazionale e oggi la festa di Fratelli d’Italia”. E “un palco diventato appuntamento fisso”, con l’imperativo di “confrontarsi”. A chiudere la voce di Rino Gaetano, Il cielo è sempre più blu. Un servizio di un minuto e mezzo sul TG1, a firma Giancarla Rondinelli, nell’edizione delle 20:00 che ha scatenato un caso enorme. È “propaganda meloniana sulla Rai“ per il Partito Democratico. E se è vero che non si tratta di un servizio di fact checking, che si presenta pur sempre un evento, e anche che l’Italia è affetta da problemi più gravi, è difficile dare torto a chi da più parti ha definito il servizio “celebrativo”.
La kermesse si terrà dal 14 al 17 dicembre a Roma, nei giardini di Castel Sant’Angelo. Atreju – il nome è ispirato al protagonista de La Storia Infinita di Michael Ende – è dal 1998 la festa di “Azione Giovani”, la sezione giovanile di Alleanza Nazionale. Oggi la festa di Fratelli d’Italia. Saranno ospiti il Presidente del Senato Ignazio La Russa, i vice premier alleati di Forza Italia e Lega Antonio Tajani e Matteo Salvini, ministri, sottosegretari, capigruppo e dirigenti di Fdi. Giorgia Meloni, che fin da giovane ha animato e organizzato l’evento, ci tornerà domenica da Presidente del Consiglio. E un villaggio di Natale, la pista di pattinaggio, lo slogan: Bentornato orgoglio italiano.
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Al Tg1 va in onda un trionfale spot di Atreju. Meglio di Mastrota ✈️ pic.twitter.com/DAY7G6bcf0
— Il Grande Flagello (@grande_flagello) December 11, 2023
E ancora altri ospiti: Paola Concia, il leader di Italia Viva ed ex premier Matteo Renzi, quello di Azione Carlo Calenda, il governatore pugliese Michele Emiliano, gli ex ministri Marco Minniti e Luciano Violante e molti outsider come l’allenatore della nazionale Luciano Spalletti e Federico Palmaroli (in arte Osho). Dall’estero ha declinato l’invito la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, hanno accettato invece il premier albanese Edi Rama, quello britannico Rishi Sunak, il leader del partito neofascista spagnolo Vox Santiago Abascal: quello che lunedì scorso ha detto al premier Pedro Sanchez che “verrà il giorno che sarà appeso per i piedi”.
Non è stato invitato Giuseppe Conte, ex premier e leader del Movimento 5 Stella. Niet da parte della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein. È durato poco il mistero su Mister X, l’ospite a sorpresa, uomo politico, con impegni internazionali, mai stato ad Atreju, svelato nel primo pomeriggio: è Elon Musk, fondatore di Tesla e Space X, secondo Forbes e Bloomberg l’uomo più ricco al mondo, già a Roma, a Palazzo Chigi, lo scorso giugno – qui si faceva notare che stando alla proposta di rendere “universale” il reato di maternità surrogata, se Musk fosse stato italiano sarebbe bersaglio della legge avendo avuto la sua ultima figlia Exa Dark Sideræl tramite maternità surrogata.
Le critiche dall’opposizione
“La propaganda meloniana sulle reti Rai ha raggiunto un punto di non ritorno”, ha dichiarato Sandro Ruotolo, responsabile dell’informazione del Pd. “Mandano in onda al Tg Uno uno spottone per celebrare Atreju, la kermesse dei giovani di FdI, confondendo la propaganda con l’informazione. Non se ne può più. La Rai è diventa cosa loro. Chiediamo ancora una volta ai vertici aziendali di fermarsi. La Rai ha bisogno per vivere di punti di vista diversi. Ha bisogno di un’informazione scomoda e non asservita ai palazzi del potere”.
“Il principale Tg nazionale manda in onda uno spot per celebrare Atreju, la kermesse la dei giovani di Fratelli d’Italia. Un spot per celebrare una manifestazione dei giovani di un partito non si era mai visto in un tg. Noi diciamo No alla propaganda. Il Tg1 è e deve essere informazione, non è di un partito. Chiediamo ai vertici Rai di vigilare su quanto accaduto”, hanno scritto in una nota i componenti Pd della commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. Il segretario di +Europa Riccardo Magi ha ricordato: “Quando ad Atreju avevano messo al bando l’euro. E meno male che Meloni non ricordava di aver mai detto di uscire dalla moneta unica! Per fortuna il servizio celebrativo del Tg1Rai svela questa ennesima bugia della nostra premier: chissà se quest’anno accetteranno pagamenti in euro!”.
La replica di FDI
“Il Partito democratico è davvero senza vergogna. Dopo aver lottizzato in Rai tutto ciò che si poteva, piegando ai propri interessi l’informazione, adesso richiama il Tg1 per aver realizzato un servizio su Atreju”, ha replicato il senatore FdI, Raffaele Speranzon, componente della Vigilanza Rai. “Servizio corretto e giornalisticamente ineccepibile che probabilmente gli esponenti dem non hanno nemmeno visto, perché altrimenti si sarebbero accorti che si dava ampio conto degli ospiti internazionali e di opposizione, ripercorrendo la storia di questa manifestazione che ormai da 25 anni rappresenta un appuntamento fisso della politica italiana. Basterebbe questo per confermare l’insussistenza delle polemiche. La verità è che il Pd rosica, ma davvero tanto, perché non è più capace di organizzare un simile evento ed è costretto a questi piccoli pretesti per farsi notare”.
“La polemica rivela tutta la nostalgia dei Dem per la censura di Stato, che per fortuna ora non c’è più – ha dichiarato la deputata di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, vicepresidente della Commissione Vigilanza Rai – Chi oggi polemizza l’ha fatto soltanto per il gusto di alzare inutili e pretestuosi polveroni, altrimenti non si spiegherebbero i comunicati stampa da ‘rosiconi’. Se il Pd non è più capace di organizzare una festa che sia degna di nota non deve rivolgersi al direttore Chiocci per reclamare un inammissibile oscuramento, ma piuttosto chiedere conto negli uffici della segretaria Elly Schlein”.