Inutile la lettera di Meloni

Indi Gregory, l’appello dei genitori rifiutato dalla giustizia inglese: distacco delle macchine rinviato a lunedì

Esteri - di Redazione

10 Novembre 2023 alle 21:18

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FOTO DA FACEBOOK (DEAN GREGORY)
FOTO DA FACEBOOK (DEAN GREGORY)

Anche l’ultimo appello è stato respinto. Le macchine che tengono artificialmente in vita Indi Gregory, la bambina inglese di otto mesi affetta da una gravissima patologia mitocondriale, un male incurabile, saranno staccate lunedì 13 novembre.

I familiari della bambina, che si era vista conferire lunedì scorso la cittadinanza onoraria italiana in un Consiglio dei ministri urgente per favorire il suo trasferimento all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, aveva presentato ricorso urgente all’Alta Corte del Regno Unito ai sensi della Convenzione dell’Aja del 1996.

Le speranza di Dean Gregory, padre della bimba ricoverata al Queen’s Medical Centre di Nottingham, sono state però spente dalla decisione del giudice inglese Peter Jackson. Quest’ultimo ha definito l’intervento italiano per il caso di Indi Gregory ai sensi della Convenzione dell’Aia, “non nello spirito della Convenzione“. I giudici inglesi hanno inoltre affermato che i tribunali inglesi sono nella posizione migliore per valutare “l’interesse superiore” della bambina, quindi non è necessario un tribunale italiano.

L’iter giudiziario è di fatto concluso, eppure i familiari di Indi, rappresentati in Italia da Simone Pillon, ex parlamentare della Lega noto per le sue posizioni ultracattoliche, hanno annunciato che tenteranno “altri percorsi” fino a lunedì.

Per una soluzione “politica” si era spesa in prima persona la premier italiana Giorgia Meloni, che giovedì ha scritto una lettera al Lord cancelliere e segretario di Stato per la Giustizia del Regno Unito “al fine di sensibilizzare le autorità giudiziarie” inglesi per rendere possibile alla bimba “accedere al protocollo sanitario di un ospedale pediatrico italiano”.

Nella sua lettera, Meloni fa riferimento all’articolo 32 della Convenzione dell’Aja sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori.

Nonostante gli eccellenti rapporti tra Meloni e il governo conservatore di Rishi Sunak, l’esecutivo si è trovato di fronte ad un muro. “È un caso singolo, non possiamo fare nulla”, afferma una fonte di Downing Street. Il motivo è ovvio: primo ministro o ministro della Giustizia non possono intervenire sulla Corte di Londra per orientare il giudizio, come ovvio in una democrazia in cui vige la separazione dei poteri.

di: Redazione - 10 Novembre 2023

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