A Bonola, Milano
Altro stupro di gruppo, 14enne abusata nel centro sportivo abbandonato: “Erano in 7, 2 minori”
La denuncia della minorenne ha portato a un arresto e cinque indagati. Avrebbero picchiato e abusato a turno della ragazza. Il gip: "Personalità ciniche, violente, aggressive"
Cronaca - di Redazione Web
È stato a una operatrice di una comunità che è riuscita a raccontare tutto, tempo dopo le violenze che ha denunciato. Dopo i casi di Palermo e di Caivano, un’altra denuncia per violenze sessuali di gruppo, questa volta a Bonola, a Milano. Stupri che si sarebbero consumati in quello che era l’ex Centro Sportivo San Leonardo ormai abbandonato. Un arresto e cinque indagati per violenza sessuale di gruppo. Due degli indagati sono minorenni, altri due maggiorenni sono stati nel frattempo espulsi perché irregolari. Ad indagare la sezione Violenze Sessuali della Squadra Mobile diretta da Marco Calì e Stefano Veronese.
La vittima è una giovane italiana originaria di una provincia dell’est della Lombardia, affidata a una comunità dopo essere stata allontanata dalla famiglia. Era appena scappata dalla comunità di Riccione quando ha incontrato i ragazzi del gruppo. Le violenze si sarebbero consumate nel novembre del 2022 nell’ex impianto sportivo abbandonato e degradato. La ragazza ha ammesso di aver consumato rapporti consensuali con due di quei ragazzi, ma non quella volta. Quando è stata picchiata e violentata a turno dal branco. Ha raccontato che gli aggressori erano in sette, ne ha riconosciuti cinque. Il Corriere della Sera Milano scrive che è riuscita ad aprirsi dopo un periodo di malesseri e dolori con un’assistente sociale che ha segnalato tutto alla procura.
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Le indagini del pm Elisa Calanducci e del dipartimento Fasce deboli guidato dal procuratore aggiunto Letizia Mannella. Gli indagati e gli arrestati hanno tutti origini egiziane. Il 21enne arrestato è stato preso per caso, dopo un controllo in piazza dalla polizia di Rimini. Il suo nome era negli archivi per l’indagine della Squadra Mobile. Gli indagati che sono stati espulsi saranno arrestati anche loro qualora dovessero rientrare in Italia. Il gip che ha disposto il carcere ha scritto delle “personalità ciniche, violente, aggressive” dei coinvolti e di “condotte lungi dall’essere episodiche” e che rispondono a logiche “di sopraffazione proprie del branco”.